La luce nera della paura - Massimo Rossi

Recensione La luce nera della paura

Massimo Rossi è un ingegnere veneto che da anni ormai coltiva la sua passione per la scrittura. Dal 2012 pubblica con la casa editrice napoletana Scrittura & Scritture.
Se il suo primo romanzo, L'ombra del bosco scarno, era un noir cupo e che puntava molto su ambientazione ed atmosfere; La luce nera della paura è quasi un cyber-thriller dai risvolti molto particolari.
L'autore dimostra dunque una buona poliedricità nella scrittura delle sue opere, spaziando per generi ed anche per struttura narrativa.
La luce nera della paura è infatti un romanzo abbastanza particolare, in cui i protagonisti principali faranno la loro apparizione dopo numerose pagine.
Il romanzo infatti comincia con le vicende di Leonardo, sua moglie Christine e suo figlio Pietro. Eventi che saranno comunque il leitmotiv del romanzo ed attingeranno al mondo delle nanotecnologie e scoperte scientifiche in grado di modificare il mondo.
Christine è infatti una collaboratrice del PTC Research, ente di ricerche specializzato in nanotecnologie, nonché figlia di un alto funzionario della Nato.
Ma questi aspetti "burocratici" della vicenda usciranno lentamente nel corso della storia, che inizialmente riguarderà un semplice rapporto di coppia tra Christine e Leonardo. Unione sempre meno solida, frantumatasi definitivamente allorché Leonardo durante un giro in barca subirà un grave incidente mortale.
Nel frattempo il figlio di Chrisitine, Pietro, verrà assistita dalla psicologa Helena Ziegler già conosciuta nel precedente romanzo.

L'inizio della storia è dunque molto "easy" per essere un noir-thriller. La "morte grossa" si ha a circa 100 pagine, quando James Toronto, altro membro del PTC e nuovo compagno di Christine rimane vittima di un incidente stradale.
Coincidenza?
Non ne parlate con il commissario Rollo Weber, le cui statistiche parlano di un omicidio imminente. Il commissario amante del Sudoku non può che indagare più a fondo sul caso di Toronto per giungere alle verità sconvolgenti.
Attraverso questa trama intricata, Massimo Rossi con La luce nera della paura cerca di far "luce" (scusate il gioco di parole) su alcune situazioni che attanagliano tutta l'umanità, mettendone a rischio l'esistenza stessa. Una spy (cyber) story che può ricordare per alcuni versi l'ultimo romanzo di Fitzek: Noah.

TRAMA: Tra la laguna di Venezia e Bolzano si susseguono strani accadimenti: un uomo muore in un incidente in mare, un altro precipita da una scarpata, una donna viene aggredita e minacciata di morte. C'è un filo a collegare i fatti o questi sono solo frutto di coincidenze? No, le coincidenze non esistono. Almeno così la pensa Rollo Weber, scanzonato commissario che da quando è stato trasferito alla questura di Bolzano ancora non ha avviato un'indagine seria. Forse ora avrà l'opportunità di dimostrare tutta la sua capacità investigativa. L'incontro con la psicologa Helena Ziegler, ex poliziotta dal passato pieno di ombre, gli farà scoprire dettagli importanti per far luce su oscuri scenari. Le intricate vicende arriveranno a increspare le acque della laguna e scolorire la variopinta isola di Burano, dove una verità terribile affiorerà a sconvolgerne l'afosa quiete. Tra misteriosi intrighi, sensi di colpa e giochi di potere, Massimo Rossi ci immerge in una storia in cui thriller, noir e spy story si fondono.

AUTORE: Massimo Rossi
EDITORE: Scrittura & Scritture
NAZIONE: Italia
ANNO: 2015
PAGINE: 320

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