Voto 7. I bambini non
dicono bugie o se le dicono sono bugie bianche e innocenti.
Se questa affermazione
in passato era fortemente condivisibile, oggi lo è un pò meno, soprattutto per
via di web e tv, "strumenti" molto utilizzati anche dai più piccoli. Mezzi che sicuramente
posso scatenare ancor più la loro fervida immaginazione.
Sembrerebbe che io
abbia un astio nei confronti dei bambini, ma questa è una delle sensazioni che
mi ha trasmesso il film del regista danese Thomas Vinterberg: Il sospetto.
Detto film
affronta lo scabroso tema della pedofilia o meglio della presunta pedofilia.
Il film ci racconta
di Lucas (Mads Mikkelsen) maestro d'asilo alle prese dunque con numerosi
bambini.
Le scene iniziali
ci mostrano un Lucas allegro, scherzoso, che fa tutto per i suoi piccoli, ma
con assoluta innocenza e buona fede.
Ad invaghirsi di
lui è la piccola Clara, a cui Lucas consiglia una maggiore attenzione verso i
suoi coetanei.
Indispettita Clara
fa capire alla sua maestra di esser stata molestata.
Da questo momento
comincia la caccia al mostro pedofilo che deve essere espulso dalla comunità.
Parlare di pedofilia
è sempre difficile, in quanto si possono toccare tasti sbagliati.
Il lavoro di
Vinterberg a mio avviso usa la pedofilia, per parlare di ingiustizia,
persecuzione nei confronti di un uomo che si è presumibilmente macchiato di uno
dei gesti più perversi.
La chiave di
questa mia lettura, deriva dalla scelta degli autori di mostrare la causa che
spinge la piccola Clara a quel suo dire/non dire che comporta una conseguenza
drastica nella vita di Lucas.
Facendo ciò il
punto di vista dello spettatore è leggermente distorto e propende nettamente a
favore del povero Lucas, crocifisso ingiustamente. A Clara più volte viene
data l'assoluzione, mostrandoci una bambina pentita e che rivuole indietro la
normalità. Purtroppo il meccanismo perverso è cominciato a girare ad una velocità
supersonica, manovrato da adulti sicuri e inflessibili.
La morale che ci
racconta Vinterberg è quella che se un bambino dice di esser stato molestato
non può essere che vero, e dunque sei colpevole a prescindere.
Lo saprà bene
Lucas che da un giorno all'altro si ritroverà il mondo rivoltato contro, senza
nessuna possibilità di far valere le sue ragioni.
Questa visione è
sicuramente grave ed escluderebbe a prescindere ogni tipo di rapporto tra
bambino e adulto (esclusi i rapporti tra genitore e figlio).
Si potrebbe in
qualche modo dare una versione più generale, dicendo che quando si è insinuato
il seme del dubbio in qualcuno difficilmente si riuscirà a tornare alla
situazione di partenza, guardando nuovamente il soggetto additato come innocente.
Un non sospetto dunque, una certezza
assoluta difficilmente scardinabile che spinge adulti imbestialiti a dare la
caccia (The Hunt/Caccia titolo originale) ai suoi simili, in maniera più agguerrita e inferocita di quanto avviene
con innocenti cervi…
USCITA CINEMA: GENERE:Drammatico REGIA: Thomas Vinterberg SCENEGGIATURA: Tobias Lindholm ATTORI:Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp
A me abbastanza, il pelo nell'uovo è la causa/accusa un pò troppo "debole", a questo punto non esisterebbero maestri maschi in quanto non hanno nessuna possibilità di difendersi e chiunque vicino ad un bambino potrebbe essere accusato di pedofilia
Questo me l'ero perso al cine, ma conto di recuperarlo se non altro per il grande Mads Mikkelsen
RispondiEliminaVale sicuramente la pena recuperarlo;)
Eliminabeh un certo astio sui bambini 'sto film lo mette proprio!
RispondiEliminasi nonostante Clara venga poi ritenuta esente da colpe, inizialmente infastidisce per la sua bugia poco bianca
Eliminaahahhaha allora è il film che fa per me, i bambini proprio non li sopporto
Eliminaa me è piaciuto parecchio, avrei osato di più in fase di vot, ti sei trattenuto...
RispondiEliminaA me abbastanza, il pelo nell'uovo è la causa/accusa un pò troppo "debole", a questo punto non esisterebbero maestri maschi in quanto non hanno nessuna possibilità di difendersi e chiunque vicino ad un bambino potrebbe essere accusato di pedofilia
Elimina