C'era due volte - Franck Thilliez

 Recensione C'era due volte.


Voto 7,5.
Franck Thilliez insieme a Grangè è stato uno dei primi autori a farmi appassionare al genere thriller. I due scrittori francesi, nonostante non possano riscrivere i capolavori del passato o possano avere qualche "uscita a vuoto", restano dei capisaldi del genere e dunque vanno letti a prescindere.

Rispettando questa mia regola personale, mi sono ritrovato di fronte un ottimo romanzo: C'era due volte, sicuramente una perla rara in un mondo ahimè saturo dal punto di vista delle idee e delle innovazioni narrative.

Nel 2008, in un piccolo paese di montagna, il tenente Gabriel Moscato è alla disperata ricerca della figlia, diciassettenne piena di vita scomparsa da un mese. Uniche tracce la sua bicicletta, i segni di una frenata e poi più nulla. Deciso a indagare sull’hotel due stelle dove la ragazza aveva lavorato l’estate precedente, Moscato si stabilisce nella stanza 29, al secondo piano, per esaminare il registro degli ospiti. Legge attentamente ogni pagina, prima di addormentarsi, esausto dopo settimane di ricerche infruttuose. All’improvviso, viene svegliato da alcuni suoni attutiti. Quando si avvicina alla finestra, si rende conto che piovono uccelli morti. E ora è nella stanza 7, al pianoterra dell’hotel. Si guarda allo specchio e non si riconosce; si reca alla reception, dove apprende che è il 2020 e che sono dodici anni che sua figlia è scomparsa: la memoria gli ha giocato uno scherzo crudele. Quello stesso giorno il corpo di una giovane donna viene trovato sulla riva del fiume Arve…
Un nuovo, geniale rompicapo dal re del thriller francese Franck Thilliez, che compone un vero e proprio puzzle disseminato di trappole, imperdibile per tutti gli amanti della suspense.
Una chicca per i lettori che hanno amato Il manoscritto: ritroverete in C’era due volte una vecchia conoscenza, che tornerà a fare capolino in queste pagine creando uno stupefacente gioco di specchi fra i due romanzi.

Questa la trama che anticipa anche il connubio tra C'era due volte e Il manoscritto, che se ancora non avete letto diverrebbe gustosissimo leggerlo in abbinata con l'ultimo romanzo di Thilliez.

C'era due volte è sicuramente un romanzo affascinante e ben fatto, con tutti i fili che si intersecano alla perfezione, man mano che la storia si sviluppa. Non manca "il sangue" elemento che esalta le cattiverie dell'animo umano.

L'unica nota dolente potrebbe essere la corposità del libro, 472 pagine che richiedono diverse ore di tempo libero, fattore che ultimamente mi manca e che mi ha fatto allungare le settimane di lettura, seppure la curiosità di finirlo è stata sempre presente.

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