La casa del padre - Karen Dionne

Recensione La casa del padre

Voto 6,5. Romanzo molto acclamato negli ultimi tempi è sicuramente La casa del padre di Karen Dionne, i cui diritti paiono essere già stati acquisiti per la realizzazione di un film.
La storia si ispira alla fiaba di Hans Christian Andersen: La figlia del re della palude, ma potrebbe anche riguardare episodi realmente accaduti.
Il romanzo di Karen Dionne parla infatti del rapimento di una ragazzina ad opera di un "orco". Reclusa per quattordici anni, la giovane darà alla luce anche una bambina.
La casa del padre è infatti il racconto di questa bimba: Helena, ormai cresciuta che rispolvera tutta la sua infanzia nel momento in cui suo padre è in procinto di uscire dal carcere.
La storia di una ragazzina cresciuta in cattività, senza nessun contatto con il mondo esterno. Unico punto di riferimento i "genitori": una madre succube di un uomo violento.
Conosceremo un punto di vista dunque distorto, in virtù di una non conoscenza della "normalità", in netto contrasto con la coscienza della Helena adulta, che ben conosce gli usi ed i costumi tradizionali.
Una storia molto introspettiva, che è in grado di esplorare i rapporti famigliari da un punto di vista "nuovo".
Chi si aspetta un thriller con colpi di scena, pathos e suspence non gradirà forse questa storia, che in realtà ho trovato veramente interessante e degna di nota.

TRAMA: Se vi dicessi il nome di mia madre, lo riconoscereste al volo. Era famosa, anche se non avrebbe voluto. Se vi facessi il suo nome lo riconoscereste, e poi vi chiedereste che fine ha fatto… Nonostante tutto, Helena Pelletier è riuscita ad avere la vita che voleva: un marito che ama, due figlie bellissime, un lavoro che le riempie le giornate. Finché, un giorno, un brutto giorno, sente un annuncio alla radio, e capisce di essere stata un'ingenua a credere di poter dimenticare il passato. Perché lei ha un segreto. Qualcosa che non ha rivelato neanche al marito, qualcosa che ha a che fare con la sua infanzia, con quella madre famosa suo malgrado, e con il padre la cui casa non era altro che una capanna nei boschi del Michigan. È lì che Helena ha vissuto i suoi primi dodici anni, nella foresta, senza luce né acqua corrente, senza un'anima a parte loro tre. E ha amato quella vita selvaggia, il fiume, la caccia, ha amato suo padre, quel padre brutale e amorevole a un tempo che le ha insegnato tutto quello che sa. Quel padre dal quale è dovuta scappare e che è finito in prigione. Sono passati quindici anni quando Helena sente alla radio che lui è evaso, e sa di essere in pericolo, proprio come tanti anni fa. Soprattutto sa di essere l'unica al mondo a poterlo catturare di nuovo. La casa del padre è un thriller psicologico di grande tensione e grandissimo fascino, con una protagonista formidabile: un misto di forza selvaggia e amore incondizionato, di ferocia e vulnerabilità, disposta a tutto per difendere il bene più prezioso. Le sue figlie.

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