
Voto 5. Questo in sintesi il mio
pensiero su Io non sono un serial killer di Dan Wells.
La prima opera dello scrittore
americano parla di John Wayne Cleaver, un ragazzino di quattordici anni, molto
intelligente ma sociopatico e ossessionato dai serial killer.
John frequenta con regolarità uno
psicologo e sa benissimo quali sono le sue manie ed i suoi cupi interessi. Il
ragazzino infatti per tenere a bada i suoi impulsi omicidi adotta delle ferree
regole, atte a non farlo diventare un serial killer.
John crede infatti, di essere un
serial killer predestinato. Molte sono le motivazioni che lo spingono a ciò: il
suo nome che richiama quello del celebre John Wayne Gacy che uccise trentatre
persone a Chicago; il cognome: Cleaver significa mannaia; alcune piccole caratteristiche iniziali che tutti i serial killer hanno, quali: enuresi, piromania e crudeltà sugli animali.
Uno dei motivi di questa
propulsione potrebbe essere dovuta al suo “hobby”. Durante il tempo libero John
aiuta sua madre e sua zia, nel loro obitorio, nel lavoro di imbalsamazione dei
defunti.
In questa prima parte John è
abbastanza identificabile (sempre con le dovute distanze) con i lettori
thriller, che con i loro (nostri) gusti inusuali e macabri sanno tutto di
serial killer, di autopsie e via dicendo.
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Io non sono un serial killer, è il primo romanzo di una trilogia. |
L’interesse si duplica nel
momento in cui il ragazzino ha l’opportunità di studiare sul campo un serial
killer. Nel suo piccolo paesino efferati omicidi cominciano a minarne la
tranquillità.
L’unico a non esserne scosso
oltre al lettore, è appunto John che comincia ad indagare quali possono essere
le motivazioni del killer, quali i suoi errori.
Lo spunto dunque è ottimo, con il
protagonista che anche se piccolo, studia la mentalità del killer, entrando in
piena empatia con esso. Date le sue passioni e pulsioni, egli stesso potrebbe
essere un serial killer e quindi meglio capire gli atti del vero assassino.
John è dunque investigatore ma
anche futuro serial killer all'interno della storia.
Questa parte thriller, volta allo
studio e alla passione per i serial killer, dura per circa metà del romanzo.
La seconda parte diventa invece
una sorta di horror per ragazzini, in cui il famigerato killer diventerà
qualcosa che neanche il protagonista avrebbe ipotizzato.
Cadono così le premesse iniziali
in cui si cercava di cogliere gli aspetti base del thriller con protagonisti i serial killer.
La seconda parte sembra andare contro le intuizioni del protagonista, il quale sembra avere un'anima più thriller, orientata verso i killer realmente esistenti.
Dan Wells invece delude anche quest'ultimo regalandogli un essere davvero poco reale e perciò analizzabile.
Al protagonista non resta che dare una caccia al classico mostro horror, di cui gli altri adolescenti hanno terrore.
Dan Wells invece delude anche quest'ultimo regalandogli un essere davvero poco reale e perciò analizzabile.
Al protagonista non resta che dare una caccia al classico mostro horror, di cui gli altri adolescenti hanno terrore.
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Dan Wells |
AUTORE: Dan Wells
EDITORE: Fazi (Collana Le vele)
NAZIONE: Usa
ANNO: 2012
PAGINE: 281
Io l'ho trovato molto molto carino, ma capisco perfettamente la tua "delusione".. mi è capitato con Niceville, non so se lo conosci. Mi aspettavo tutt'altro :/
RispondiEliminaAvevo aspettative più alte, e diciamo che non amo molto gli horror nelle letture:) No Niceville non l'ho letto anche perchè non se ne parla bene in giro...
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