Il superstite

Voto 6,5. Forse crediamo alle coincidenze solo perchè non sopportiamo di pensare alle possibili alternative. 
Questa frase tratta appunto da Il Superstite, nuovo romanzo thriller di Wulf Dorn, può essere considerata un accurata sintesi dello stesso.
Il nuovo libro dello scrittore tedesco, ha infatti come caratteristiche principali: le coincidenze e le tante alternative sul possibile colpevole, che la storia offre.
Entrambe i due elementi possono essere considerati positivamente e negativamente a seconda dei punti di vista.
Analizzando ad esempio le molte coincidenze che il libro offre, a seconda di come le si vivono, possono essere considerate: interessanti o troppo inverosimili.

Esempi ne sono: la somiglianza delle quattro ragazze che compaiono all'interno della storia, definite da Dorn quasi identiche fisicamente. La storia tuttavia viene ambientata in un piccolo paesino, tra l'altro inventato, Falhenberg, e quindi questa coincidenza è nello stesso tempo inverosimile ed esagerata.
Molte altre saranno le coincidenze che caratterizzeranno Il superstite, naturalmente da non svelare per non rovinare la "festa letteraria" a qualcuno.
Ovvio è, che i libri thriller, siano fatti di coincidenze e di strane situazioni, in questo caso mi sono apparse un pò troppe.

Il secondo punto di cui si compone il libro, sono appunto le alternative. Molti sono i personaggi che ci vengono proposti da Dorn questa volta, a differenza appunto de La psichiatra, in cui la protagonista era quasi unica.
Questa varietà di personaggi è senza ombra di dubbio interessante, in quanto offre diverse possibilità del presunto colpevole, atte a sviare ed a non far scoprire il vero assassino.
Il trucco riesce a metà, nella mia lettura ho individuato subito di quale schiera facesse parte il serial killer. Leggendo da diverso tempo libri thriller, mi appare chiaro che alle volte il cattivo debba essere cercato e trovato in due possibili alternative. tra i personaggi principali o quelli poco presentati, che restano per molto tempo sullo sfondo, con pochissime apparizioni. In questo caso ho capito a quale delle due schiere appartenesse il serial killer, naturalmente non vi svelo in quale.
Alternative che in questo libro molto spesso vengono però bruciate dall'autore, dandole in pasto alla morte. In effetti con una ampiezza di personaggi, si poteva tenere il punto interrogativo sino alle ultime pagine, facendo piombare continui dubbi al lettore.
Dorn invece preferisce bruciare le sue carte, mietendo molte vittime all'interno del suo libro, forse troppe.

Fin qui ho analizzato i punti negativi, che quindi non giustificherebbero il voto abbastanza positivo del giudizio generale de Il superstite.
Ma chi legge libri, saprà che a differenza dei film, ci si affeziona dei personaggi e della storia, e quindi bocciare diventa molto difficile, anche perchè in questo caso non c'è da bocciare.
Wulf Dorn infatti racconta una bella storia, ricca di dettagli come suo solito, molto scorrevole, che manca comunque un pò di tensione.
La cosa più interessante sono sicuramente i due plot principali che vanno via via incrociandosi. La storia di Jan Forstner, protagonista principale, che 23 anni prima ha vissuto la scomparsa di suo fratello Sven e non riesce ancora a farsene una ragione. A questa si incrocia e si sovrappone la storia di alcune ragazze ricoverate in una clinica psichiatrica per disturbi mentali, che misteriosamente si suicidano.

TRAMA: Prima del silenzio. Una notte d’inverno, la strada ghiacciata, neve tutt’intorno, un’auto sbanda, si schianta contro un albero, il guidatore è gravemente ferito. Aveva appuntamento con lo sconosciuto che poche ore prima aveva rapito suo figlio Sven, mentre era fuori casa con il fratello maggiore. Adesso tutto è inutile: l’uomo sa che sta per morire. E sa che anche suo figlio morirà. Dopo il silenzio. Da ventitré anni lo psichiatra Jan Forstner vive con l’angoscia della scomparsa del fratellino. Tutto ciò che gli resta è un registratore che Jan aveva portato con sé la notte in cui erano usciti insieme e dove sono incise le ultime parole di Sven: «Quando torniamo a casa?» E poi il silenzio. E gli incubi che da quella notte non hanno smesso di tormentarlo. La notte in cui il padre è morto in un incidente d’auto.

La vita di Jan si riassume tutta in quella notte: ha studiato psichiatria come suo padre, si è specializzato in criminologia e ora è tornato al punto di partenza: alla Waldklinik, la clinica dove lavorava il padre e dove adesso lavorerà anche lui. Vorrebbe ricominciare a vivere, lasciarsi alle spalle l’incubo, ma quando una paziente della clinica si suicida, Jan si trova coinvolto in un’indagine che svelerà un segreto atroce rimasto sepolto per ventitré anni…
Un intreccio cupo e misterioso, un thriller inquietante e avvincente: il nuovo romanzo di Wulf Dorn.


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