Sei una ninfomane, maiala, te li vuoi fare tutti!!! Queste le parole pronunciate da un figlio ad una mamma! Questa la sintesi volgare, del personaggio principale del film La Prima Cosa Bella di Virzì, da poco escluso alle nomination per l'Oscar come Miglior Film Straniero.

Come vivono i figli questa madre nel film di Virzì? Abbastanza bene sembrerebbe. Più volte la cercano e l'assecondano, preferiscono stare con lei e non con il padre e la zia (sorella di Anna). Un pò più riluttante e musone nei confronti di sua madre è il piccolo Bruno, interpretato da adulto da Valerio Mastrandrea, mentre Valeria si trova molto bene con sua madre.
Il Bruno Grande è un professore di Livorno a Milano, amante dell'erba, alle prese con una vita sociale e affettiva normale, ma che sembra complicarsi la vita da solo. Volendo ad esempio lasciare la sua ragazza milanese senza un vero motivo.
Valeria Grande è interpretata da Claudia Pandolfi, e per molto tempo per non fare la fine di sua madre, vivrà una vita infelice restando accanto a un uomo che forse non ama veramente.
Singolare la scelta del regista Virzì di ingaggiare per il suo film livornese due attori romani, facendoli recitare in livornese. E ci riescono bene. La Sandrelli, Anna da anziana, invece meno.
Azzarderemo nel dire che il film ricorda un pò Chiedimi se sono felice? di Aldo, Giovanni e Giacomo. Il ricordo scaturisce dal fatto che in entrambi i film c'è una reunion dei vecchi tempi per andare a trovare una persona che si è ammalata.
Bello il montaggio, che alterna momenti di vita attuale a momenti di vita passata, rendendo il film piacevole e scorrevole. Difficile comunque il passaggio dalla Ramazzotti alla Sandrelli, nonostante il tempo sia passato sembrano due persone diverse e non la stessa, sebbene la Sandrelli provi a fare la parte della spensierata e stupidotta, meglio riuscita alla Ramazzotti.Meglio va con Mastrandrea e Valeria, forse era meglio eliminare la fase adolescienzali che poco c'entra con entrambi.
Voto 6,5.
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