I fiumi di porpora è sicuramente uno dei romanzi più noti dello scrittore francese Jean Christophe Grangè. Un besteller internazionale tradotto in venti lingue e accostato a nomi altisonanti, vedi Il silenzio degli innocenti.
Un romanzo thriller divenuto ancor più celebre grazie anche alla trasposizione sul grande schermo attutata dal regista Mathieu Kassowitz.
TRAMA ORIGINALE: Vicino a Grenoble viene rinvenuto un cadavere orrendamente mutilato. Nella vicina regione del Lot viene profanata la tomba di un bambino di dieci anni scomparso in circostanze misteriose. I due casi si intrecciano, e così i destini dei due poliziotti incaricati delle indagini, tra false piste, macabre scoperte, gelosie professionali e vendette familiari, fino all'orrore che ha dato inizio alla carneficina: un delirio scientifico che aveva condotto a un folle e crudele esperimento genetico. Un thriller ambientato nello stupendo scenario dei ghiacciai alpini.
Un romanzo thriller divenuto ancor più celebre grazie anche alla trasposizione sul grande schermo attutata dal regista Mathieu Kassowitz.
Uno strepitoso successo se si considera che si tratta della seconda opera di Grangè, successiva solo a Il volo delle cicogne.
Ne I fiumi di porpora si potranno notare tutte le caratteristiche basilari e stilistiche dello scrittore francese, che saranno poi tramandate ai successivi romanzi.
Una delle innate capacità di Grangè è quella dell'esplorazione del male nell'uomo, motivo scatenante di tutti i delitti di cui sono conditi i suoi romanzi.
Voto 7,5. I fiumi di porpora esalta a dismisura l’elemento
dell’indagine. Due sono infatti le investigazioni condotte dai due protagonisti
principali che verranno a congiungersi nell’epilogo.
Un epilogo stringato, rapido, veloce, altra tipica
peculiarità che ritroveremo poi nei romanzi di Grangè.

Trattandosi di un romanzo che fa dell’indagine il suo punto
forte, particolare attenzione è riservata ai personaggi che dovranno scoprire i
misteri che si celano all’interno della storia.
I due sono: Pierre Niemans e Karim Abdouf, entrambi
poliziotti di strada amanti del rischio e nemici del crimine.
Grangè ce li presenta in maniera separata, dedicando a
ciascuno di essi dei macro-capitoli che si alternano puntualmente, fino a
incontrarsi appunto nelle ultime pagine. I due in sintesi non si pestano i
piedi, e nel momento in cui si incontrano si spalleggiano senza diventare mai
una vera coppia.
Il primo ad apparire in scena è Pierre Niemans, commissario
dal passato celebre, conosciuto in tutta la zona anche per i suoi modi bruti
nella cattura dei criminali. A dimostrarcelo è appunto la scena iniziale che lo
vede violento nei confronti di un hooligans.
Subito dopo Niemans si troverà ad indagare su un violento
omicidio ai danni di un bibliotecario. Il corpo di quest’ultimo è stato
ritrovato in posizione fetale nei pressi di un luogo ghiacciato.
Le indagini si concentreranno nel mondo universitario, una comunità chiusa molto competitiva e che mira al massimo in ogni campo.
Le indagini si concentreranno nel mondo universitario, una comunità chiusa molto competitiva e che mira al massimo in ogni campo.
Karim Abdouf invece è il classico poliziotto con l’aspetto
da infiltrato: arabo con i dreadlocks non viene mai scambiato per un uomo di
legge, a prima vista.
Lavorando nel piccolo paesino di Sarzac regione del Lot
(dove non succede mai nulla), il suo caso sulla carta sembrerà inizialmente
abbastanza semplice e innocuo: un gruppo di skin pare infatti abbia violato
prima una scuola e poi una tomba. Quale sia il motivo tocca a Karim scoprirlo.
Queste due indagini parallele ma nettamente diverse saranno
il cuore pulsante de I fiumi di porpora. Un romanzo raccontato dal punto di
vista di due uomini forti e temerari alla caccia di misteri fitti e intricati.
Il ritmo è incalzante e i capitoli scorrono veloci, costringendo
il lettore ad una full immersion. Se i punti di forza del romanzo sono dati da
un’analisi investigativa meticolosa, metodica e impeccabile e da protagonisti
ottimi; i punti deboli possono essere dati da un finale troppo rapido e un
serial killer non eccezionale con una motivazione opinabile.
I fiumi di porpora resta uno dei capisaldi della letteratura
thriller, che segnano la vera entrata in scena di uno dei più grandi scrittori
del genere….
TRAMA ORIGINALE: Vicino a Grenoble viene rinvenuto un cadavere orrendamente mutilato. Nella vicina regione del Lot viene profanata la tomba di un bambino di dieci anni scomparso in circostanze misteriose. I due casi si intrecciano, e così i destini dei due poliziotti incaricati delle indagini, tra false piste, macabre scoperte, gelosie professionali e vendette familiari, fino all'orrore che ha dato inizio alla carneficina: un delirio scientifico che aveva condotto a un folle e crudele esperimento genetico. Un thriller ambientato nello stupendo scenario dei ghiacciai alpini.
AUTORE: Jean Christophe Grangè
EDITORE: Garzanti libri
NAZIONE: Francia
ANNO: 1998
PAGINE: 385
Il libro non l'ho mai letto ma il film mi era piaciuto parecchio, inquietante e con due bravi attori!
RispondiEliminaIo ho fatto una full immersion nei fiumi di porpora, infatti oggi pomeriggio pubblico la recensione del film:D che rispecchia molto il romanzo
EliminaI don't know if it's just me or if perhaps
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POrpora .....VIOLAre.........non vi ricorda qualcosa? il libro è intriso di indizi della messa in scena di PRINCE e IL SUO ALLEATO michael jackson. .....di cui lo scopo è smascherare la cospirazione dei PADRONI del mondo
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