Fiaba di morte - Andreas Gruber

Recensione Fiaba di morte

Voto 7. Circa due anni fa giungeva nelle nostre librerie Sentenza di morte di Andreas Gruber; nel 2018 lo scrittore austriaco ritorna in Itala con Fiaba di morte.
Titoli simili per un risultato altrettanto simile. Entrambi i romanzi infatti mi hanno abbastanza convinto, per fluidità e ritmo nella trama, innesto di situazioni originali, buona caratterizzazione dei protagonisti. A mancare forse il colpo ad effetto finale, ma non si può pretendere un'assoluta perfezione in un panorama che ultimamente trovo abbastanza saturo.
I protagonisti sono ancora una volta Sabine Nemez, ex studentessa ed ora collega di Maarten S. Sneijder. I due sono alle prese con un caso di copycat, ovvero omicidi che ricordano un vecchio caso del passato. Il killer in questione è Piet Van Loon, una figura che potrebbe lontanamente ricordare Hannibal Lecter, in virtù del fatto che è rinchiuso in un carcere psichiatrico.
Proprio l'approfondimento di questo personaggio e tutta l'ambientazione carceraria sono a mio avviso il punto forte del romanzo, anche grazie all'introduzione del personaggio di Hannah, giovane psicologa alla prima esperienza nel mondo criminale.
In sintesi Fiaba di morte si è rivelato un thriller classico ma convincente...

TRAMA: Berna. Il cadavere di una donna fluttua nel vuoto, appeso a un ponte per i capelli. Quando il detective Rudolf Horowitz nota un misterioso segno sulla pelle della vittima, capisce subito che, per risolvere il caso, non potrà fare a meno dell’aiuto di Maarten S. Sneijder, il profiler olandese noto in tutta Europa per il suo talento. 

«Gruber conosce molto bene le regole del thriller, sa giocare con le aspettative del lettore anticipando sospetti, moltiplicando storie e personaggi, seminando false piste.» - Ranieri Polese, Corriere della Sera

Affiancato dalla giovane collega ed ex-allieva Sabine Nemez, Sneijder individua subito inquietanti somiglianze tra il metodo dell’artefice dell’omicidio a Berna e quello dello spietato serial killer Piet van Loon, da lui arrestato anni prima dopo una estenuante caccia all’uomo. Ma, procedendo nelle indagini, l’assassino sembra essere sempre un passo avanti a loro. Nel frattempo, la giovane psicologa Hannah Norland arriva a Steinfels, un penitenziario psichiatrico nel nord della Germania, con il pretesto di dirigere sessioni di terapia di gruppo con i detenuti. Ma Hannah, in realtà, è interessata a un solo prigioniero, Piet van Loon, lo stesso che per Sneijder torna misteriosamente ad essere una figura chiave in un gioco diabolico. Un gioco che dovranno fermare a ogni costo prima che altri innocenti possano cadere vittima di una nuova, perversa violenza.

Traduttore: A. Petrelli
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 5 luglio 2018
Pagine: 400 p., Rilegato



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