Gli annientatori - Gianluca Morozzi

Recensione Gli annientatori

Voto 7. Gianluca Morozzi ci ha abituato da sempre a romanzi sui generis, tendenti al thriller o al giallo, ma nettamente diversi dalle "regole classiche" degli altri scrittori. In realtà ho letto soltanto due romanzi dello scrittore bolognese: Radiomorte e Blackout, ma ammetto di essere molto incuriosito ed attratto dal suo stile narrativo e dalle sue storie particolari.
In questo caso il romanzo ci viene narrato dal protagonista: Giulio Maspero, uno scrittore che si lascia trasportare dalle onde della vita. Altalenante è infatti il suo percorso, la sua vita è una montagna russa in cui si alternano successi e fallimenti. Da bambino obeso e bullizzato, Giulio diventa un uomo prestante ed affascinante, circondato da belle donne alle quali cede molto facilmente. 
Anche nell'ambito lavorativo ci sono alti e bassi, romanzi di discreto successo a periodi di difficoltà economiche, in cui Giulio è costretto a farsi ospitare dalla sua dama di turno.
Il maggior periodo di tranquillità lo vive con Framcesca, purtroppo l'estrosità di Giulio manda tutto all'aria. Lo scrittore si ritrova senza casa e con pochi soldi a disposizione, una manna dal cielo è un conoscente fumettista che gli cede volentieri e gratis la sua stanza in un condominio bolognese.
Gli annientatori è senza dubbio un romanzo molto piacevole, che si legge come una commedia nella prima parte per poi diventare intrigante nei capitoli conclusivi, anche se già dal principio l'autore semina indizi sul "futuro disastroso" del protagonista.
190 pagine piene di ritmo e mai banali. Consigliato si.

TRAMA: Questo è l'inferno: non sapere da quanto tempo sei all'inferno. Sono mesi o minuti che cammino in questo bosco desolato? Sto cercando la piramide da due giorni o da vent'anni? Se potessi farlo, mi strapperei il cuore con le mani. Ma non posso. Non con queste mani. E allora lo supplico, il mio cuore. Gli chiedo di fermarsi. A ogni passo grido: Ti prego, fermati! Liberami! Perché ti ostini a funzionare? Fammi morire! Dentro questo bosco, io ci sono da vivo. E anche l'inferno è preferibile agli Annientatori.

«Quand'è iniziato il percorso che mi ha portato a quest'inumana dannazione?» A chiederselo è Giulio Maspero, giovane autore bolognese con due radicatissime passioni: la scrittura e le ragazze. Due strade certe per la rovina. Infatti, tra qualche romanzo più o meno di successo e qualche flirt non proprio innocente, nel mezzo di una calda estate si ritrova senza fidanzata - soprattutto senza la sua casa in cui vivere comodamente - e privo della pace necessaria per completare il romanzo che possa liberarlo, una volta per tutte, dalle insidie di un conto pericolosamente in rosso. Ma poi, in una delle sue serate solitarie in giro per Bologna, si imbatte in un fumettista cialtrone e grottesco in partenza per l'Uruguay, che gli offre di trasferirsi a casa sua per prendersi cura delle piante durante la sua assenza. Una casa piccola, in periferia, senza l'aria condizionata e con vicini invadenti... ma pur sempre una casa gratis. Così Giulio, risollevato da quest'improvvisa fortuna, si trasferisce. Ma perché i vicini, tutti parenti tra loro, sono così gentili e accoglienti? E perché in quella mansarda non ci sono piante? Meglio non chiederselo, forse, visto quant'è affascinante e disinibita la nuova dirimpettaia... Sempre in equilibrio tra reale e surreale, con la consueta abilità Gianluca Morozzi accompagna i suoi lettori lungo una storia in cui, a poco a poco, dalle piccole crepe che si aprono in una situazione comune, filtra l'oscurità inquietante che si nasconde dietro la «normalità».

Editore: TEA
Collana: Narrativa Tea
Anno edizione: 2018
Formato: Tascabile
In commercio dal: 01/03/2018
Pagine: 196 p., Brossura

Commenti

Posta un commento