Black Mirror (Terza stagione)

Dopo le eccezionali due stagioni più l'episodio natalizio ero davvero curioso di vedere la terza stagione di Black Mirror di Charlie Brooker, serie tv che come ben saprete analizza il tremendo impatto che la tecnologia potrà avere in futuro sulle nostre vite e chissà se questo futuro non faccia già parte del nostro presente, aggiungerei.
Quest'ultima frase potrebbe essere un vero e proprio "assist" al primo episodio della serie: Nosedive, un vero trattato sociologico sui tempi moderni in cui l'importanza di una persona dipende dai suoi like sui social. In questo caso la popolarità diventa un vero e proprio pass per poter ambire a case più prestigiose o lavori migliori. Ciascuno dei personaggi viene costantemente valutato dalla gente che incrocia con un punteggio da 1 a 5.
Ossessionata dalla vetta è la protagonista che ambisce al meglio che la vita gli può offrire. Una commedia tragicomica ma molto significativa su quanto conti il giudizio degli altri nella vita moderna. Voto 7 (tanto per restare in tema di voti e giudizi)

Anche il secondo episodio: Playtest mi ha abbastanza convinto per le sue atmosfere horror ed il finale thrilling. Parla di un giovane americano in vacanza in Europa per lasciarsi alle spalle i problemi con la madre. Finiti i soldi, decide di partecipare ad un progetto che riguarda un videogame molto interattivo.
Voto 6,5.

Shut up and dance è un thriller abbastanza congegnato, in cui vengono messi a nudo i segreti internautici. In particolare si analizzano gli scheletri nell'armadio che ciascuno di noi ha sul web, in questo caso tutti rintracciabili. Così i protagonisti finiscono sotto ricatto da una strana organizzazione criminale che li tiene sotto scacco.
Voto 6,5.

San Junipero è l'episodio che meno mi ha convinto. Inizialmente l'elemento tecnologico non sembra neanche presente, col tempo impareremo a conoscere il suo impatto sui protagonisti. Potrebbe ricordare anche il film Vanilla Sky.
Voto 5.

Men Against Fire è un buon action thriller con un importante tema politico relativo alla manipolazione delle masse. Ottima soprattutto la messa in scena.
Voto 6.

Hated in the nation chiude la stagione e si presenta come un vero e proprio film thriller di 90 minuti con tanto di serial killer e finale con colpo di scena. Il film va leva sull'odio sempre più crescente presente nei social che può arrivare addirittura a decretare la morte di una persona.
Voto 6,5.

Commenti

  1. Non ho apprezzato Men Anaginst Fire, ma tutti gli altri moltissimo. L'ho trovata la serie più bella dell'anno scorso.

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