Un altro da uccidere - Federico Axat

Voto 7,5. Sicuramente Federico Axat è uno scrittore che se ne frega delle regole classiche del thriller e caparbiamente sfida l'ignoto. Prima di esprimere il mio parere sul nuovo romanzo di Axat: Un altro da uccidere, ho infatti fatto delle ricerche online per capire come fosse il primo romanzo: Benjamin. Più o meno i commenti degli utenti e dei vari blog erano in linea con quanto avrei detto io sul nuovo romanzo, confermando dunque l'estro dello scrittore argentino a dispetto dei canovacci classici del thriller 2.0. Tra l'altro tutto ciò mi ha incuriosito e sicuramente Benjamin sarà una delle mie prossime letture.
Federico Axat è un autore che parte in prima ma punta su una trama davvero niente male.

Proprio quando sta per premere il grilletto e farla finita, Ted viene interrotto da un insistente scampanellio alla porta di casa. Nessuno sa che si trova lì, nessuno sa cosa sta per fare. Eppure, adesso che apre gli occhi e abbassa lo sguardo, solo adesso Ted nota un biglietto sul tavolo. Una nota scritta da lui stesso, ma della quale non si ricorda affatto. Poche parole: “Apri la porta, è la tua ultima via d’uscita”. Ted appoggia la pistola sul tavolo. Apre la porta. E inizia l’immersione nell’incubo più agghiacciante della sua vita già tormentata. L’uomo alla porta si chiama Lynch e ha una soluzione per lui. Invece di suicidarsi, con tutto il carico di dolore che rimarrebbe a gravare sulla sua famiglia, Ted deve compiere un assassinio. Deve ammazzare qualcuno che, come lui, desidera morire. E qualcun altro, a tempo debito, farà di lui la vittima di un omicidio e non un suicida. È così che Ted McKay diventa un altro da uccidere… Ma è così, anche, che inizia un gioco macabro, fatto di illusioni, di manipolazioni, di cerchi concentrici, in un vortice che lo trascina sempre più nel cuore dell’abisso. Perché c’è qualcuno che lo conosce meglio di chiunque altro, qualcuno che lo costringerà a fare i conti con il suo passato, qualcuno di cui è impossibile fidarsi, anche se è l’unica scelta rimasta.


Quando ho letto questa trama, ho detto: "Wow!!! Devo assolutamente leggerlo!!!" Così ho modificato un po' la mia sempre immensa lista di letture e mi sono fiondato su questo romanzo.

L'inizio è promettente. C'è un certo Ted che ha deciso di suicidarsi ma Lynch gli offre un'opportunità nuova: uccidere un'altra persona ed entrare in un'organizzazione che gli offrirà una morte più degna e meno deprimente.
L'incontro tra Ted e Lynch mi ha molto ricordato il film tratto dal romanzo di Richard Mateson: The Box. Quelle proposte shock in grado di cambiare la vita/morte di una persona in una frazione di secondo mi hanno sempre appassionato e i romanzi che partono da questi spunti mi hanno sempre affascinato.
Ted fa tutto quello che Lynch gli propone, dimostrandosi davvero abile nell'operazione. E poi cosa succede?
A questo punto non posso più anticiparvi nulla perché il romanzo è davvero ricco di sorprese e di elementi enigmatici. In un primo momento si ha l'impressione che l'autore s'impantani per lungo tempo sulla stessa situazione, sfociando nel tema onirico poi in quello "problema psicologico di amnesia" in stile Memento.
In realtà il romanzo è una grande scoperta, un viaggio nel LABIRINTO DELLA MENTE, in stile Stay - Nel labirinto della mente appunto, vecchio film con un giovanissimo Ryan Gosling.
Un vero thriller psicologico da cui sarà difficile staccarsi, almeno superati alcuni capitoli iniziali un po' rognosi.
Un altro da uccidere è un romanzo che consiglierei soprattutto per il suo essere innovativo, nonostante in questa recensione lo abbia già paragonato a tre film tutti comunque meritevoli.

AUTORE: Federico Axat
EDITORE: Longanesi
NAZIONE: Argentina
ANNO: 2016
PAGINE: 432

Commenti

  1. E bravo Federico! Benjamin non l'ho mai letto, ma all'epoca avevo scambiato due parole sul blog con l'autore: oltre a parlare un italiano migliore del mio e a spiccare per disponibilità, evidentemente è anche molto, molto capace. Spero di leggerlo presto!

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  2. Ciao, puoi spiegarmi le ultime righe del libro quando il notaio dice di aver visto anche lui l'opossum? Grazie mille :)

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    1. Hai scoperto poi questa cosa? L'ho appena finito e anche io non ho capito come interpretare il finale

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