I giorni della cagna. La presa di Roma - Daniele Autieri

I giorni della cagna di Daniele Autieri potrebbe ricordare molto da vicino Gomorra di Roberto Saviano. Lo scrittore infatti si dedica al racconto della criminalità di Roma, anche se in forma più romanzata rispetto a Saviano.
E' evidente che si parta da Mafia Capitale e dall'arresto di Roberto Grilli.
Ne I giorni della cagna il protagonista è Claudio Accardi, un uomo qualunque che da un giorno all'altro si ritrova risucchiato nel vortice della criminalità. Claudio infatti ha l'unico pregio di essere uno skipper e come tale utilizzato per il trasporto di cocaina dal Venezuela. Il primo viaggio va a male e Claudio si ritrova costretto a chiamare il suo amico Max Sanna per salvare l'operazione. Max vede questa situazione come una grossa opportunità, potendo caricare il mezzo di Claudio con un quantitativo più grosso di cocaina e fare come si suol dire il botto.
Bisognerebbe soffermarsi un attimo sui due personaggi iniziali. Claudio è uno sprovveduto, un'amante del vizio: cocaina, donne, mani bucate; Max è un ragazzo con la testa sulle spalle, fidanzato con Giulia, attento alla praticità delle cose. Il rapporto tra i due potrebbe ricordare quello dei protagonisti del film Non essere cattivo, anche se ci sarà un esito differente.
Claudio sarà sicuramente uno dei personaggi guida del romanzo, e dovremo assistere anche al suo cambiamento psicologico e comportamentale che dovrà per forza attuare per sopravvivere nel mondo criminale.
Altro personaggio importante è sicuramente Vento, un ex boxer padre-vedovo della piccola Flor. Per quest'ultima Vento si "prostituisce" alla criminalità, rappresentando una sorta di braccio armato.
Claudio e Vento saranno sicuramente i personaggi più caratteristici de I giorni della cagna.

Per il resto il romanzo è una sorta di reportage sulla suddivisione criminale di Roma. Come una preda ferita e dolorante sul terreno, Roma viene sbranata da vari clan. Roma non è di nessuno e perciò a ficcarci il naso ci son tutte le mafie italiane: 'ndrangheta, camorra, perfino la mafia.
Proprio per questa insicurezza di leader sul territorio, la suddivisione delle fazioni criminali non appare da subito chiara, vuoi anche per i numerosi personaggi inseriti all'interno del romanzo, molti dei quali poco riconoscibili.
Lo scopo di Autieri è quello di raccontare questa prepotenza criminale che cerca di minare il sistema ai piani più alti, andando a coinvolgere soprattutto la politica in grado di veicolare poi tutti gli interessi "mafiosi".
I giorni della cagna è dunque la storia di un reportage romanzato molto dettagliato sulla criminalità e del ruolo di quest'ultima all'interno della Capitale d'Italia.

TRAMA: Da vent’anni Roma non ha padroni, è popolata da cani sciolti, pronti a sbranarsi l’uno con l’altro. Basta poco per spostare gli equilibri, ma anche per farsi ammazzare. Max Sanna lo sa bene, perché è cresciuto sulla strada e ha imparato ad ascoltarne il respiro, la rabbia, la fame. Gestisce un piccolo giro di spaccio a Fregene, e intanto aspetta l’occasione giusta per fare il salto. Poi un giorno arriva una chiamata: è del suo amico Claudio, ha bisogno d’aiuto, è su un’isola al largo del Venezuela dove ha fatto naufragio con la sua barca a vela, e la polizia locale, dopo avergliele suonate, gli ha portato via i dieci chili di coca che trasportava. Max gli dà una mano ma all’istante fa due conti: perché soltanto dieci chili, se nella stiva ce ne possono stare trecento? Eccola la grande occasione, il colpo che può fare la differenza, inondando le strade romane di neve. E di sangue. Con una scrittura implacabile che ha il ritmo e la sfrontatezza della migliore narrativa americana, Daniele Autieri racconta cosa è successo in questi anni, sotto i nostri occhi, mentre ci preoccupavamo d’altro. Racconta il momento esatto in cui piccole e grandi organizzazioni criminali si sono sedute allo stesso tavolo, si sono guardate dritto in faccia e hanno stretto il più terribile dei patti. Perché hanno capito che per prendersi tutto, non la capitale ma la nazione intera, c’era un solo modo: i cani sciolti dovevano unirsi in un unico branco e diventare la Bestia più feroce che l’Italia abbia mai conosciuto.

AUTORE: Daniele Autieri
EDITORE: Rizzoli
NAZIONE: Italia
ANNO: 2016
PAGINE: 489

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