Bron - The Bridge (seconda stagione)

Voto 7+. La prima stagione di Bron era stata una piacevole scoperta, ribadendo il talento degli scandinavi nella produzione di thriller a 360 gradi.
La seconda stagione è una conferma di quanto di buono era stato fatto in precedenza. Confermato il cast di personaggi principali, ancora una volta protagonisti saranno Martin Rohde della polizia danese e Saga Noren di quella svedese. Nuovamente l'indagine coinvolgerà le due nazioni confinanti, caratterizzandosi come un caso più complesso rispetto a quello precedente.
Dalla "semplice" caccia al serial killer si passa ad un'indagine più intricata che coinvolge più personaggi che si passano la staffetta del cattivo. Siamo in presenza di "molestatori e contestatori" sociali il cui scopo è quello di diffondere virus in grado di sterminare esseri umani.
L'indagine è dunque molto complessa e nei primi episodi si farà fatica a seguire tutte le tessere del puzzle create dagli autori.
Con il passare del tempo alcuni enigmi vengono risolti, lasciandone irrisolti alcuni anche dopo l'ultima puntata.
Il finale di stagione è ancora una volta grandioso, forse ancor più spietato del precedente capitolo.

I protagonisti principale verranno ancora una volta approfonditi anche nella loro vita privata. La fredda Saga contro il caloroso Martin. A dire il vero la prima vivrà una vera situazione sentimentale, abbastanza particolare aggiungerei. Di Saga scopriremo anche episodi del passato che ne hanno forgiato il carattere, rendendola una donna nettamente diversa dalle altre.
Martin invece cerca la pace interiore dopo le sconvolgenti vicende della prima stagione, che consiglierei di vedere prima di approcciarvi a questa. I due si "affronteranno" più volte in questa stagione, esponendosi in prima persona.
Ancora una volta The Bron resta una serie che affascina e che intriga, non resta che aspettare con curiosità la terza stagione...

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