Tutto ciò che resta - TR Richmond

Recensione Tutto ciò che resta

Voto 7. TR Richmond è un nuovo autore che ci viene proposto da Longanesi con il suo romanzo: Tuttto ciò che resta.
Una storia di difficile etichettatura e catalogazione, inquadrata anche come un romanzo thriller/giallo. Se vi approcciaste al romanzo cercando suspense, colpi di scena, tensione ed altri elementi propri del genere thriller, credo che rimarreste delusi. Molti lettori infatti hanno bocciato inesorabilmente lo scritto di Richmond perché cercavano qualche elemento thriller più evidente, bollandolo come noioso e prolisso.
Tutto ciò che resta invece non è un giallo classico, anzi la morte di una ragazza viene utilizzato come pretesto per raccontare la vita di ciascun essere umano.
Cosa resta di noi una volta morti?
Cosa resta di Alice Salmon dopo il 5 febbraio del 2012; data della sua morte?
A cercare di mettere insieme i cocci della vita di Alice ci pensa il suo professore di antropologia: Jeremy Cooke, il quale decide di scrivere un romanzo sulla vita e sulla morte di Alice. Omicidio o suicidio?
L'indagine sulla vita di Alice costituirà un ottimo saggio sociologico, analizzando i problemi dei giovani d'oggi che si abbattono facilmente, trovando rifugio nell'alcool in seguito a delusioni amorose e/o lavorative.
Il romanzo indaga anche sul complesso mondo dei media, sempre pronti ad "approfondire" i casi di cronaca, divenuti un vero focus della tv moderna.

Dal punto di vista strutturale, Tutto ciò che resta è invece un vero e proprio collage comunicativo, un'analisi di Richmond sulla comunicazione moderna.
Il romanzo infatti è un'insieme di articoli di giornali, messaggi tramite cellulare, post su blog vari, lettere tradizionali, forum online e il libro scritto da Cooke. Ogni personaggio racconterà la propria storia attraverso il mezzo comunicativo più idoneo, raccontando il suo rapporto con Alice ed il suo coinvolgimento nella morte della stessa.
Proprio per questa pluralità di voci il lettore potrebbe avere difficoltà iniziali nella lettura, anche perché la storia viene narrata in più archi temporali non consecutivi. Come detto, un vero e proprio collage/puzzle che il lettore dovrà mettere insieme per capire la vita di Alice.
Il motivo portante della storia sarà infatti il vissuto della protagonista che già sappiamo morta.
Un romanzo in sintesi molto particolare, malinconico, riflessivo, che parla di vita/morte/comunicazione. Il consiglio è quello di leggerlo non pensando sia un thriller... 

TRAMA: Alice Salmon è piena di passione e di vita. Ha un lavoro che la appassiona, una città come Londra ai suoi piedi, molti interessi e molti amici. E Alice, come ognuno di noi, ha un segreto. Solo che non può più tenerlo per sé. O forse non vuole, anche se rivelarlo sarebbe pericoloso. Un giorno Alice fa ritorno alla cittadina in cui è cresciuta e dove ha studiato, e la mattina dopo il suo corpo viene riportato a galla dalle acque del fiume. Appare presto chiaro che la sua morte non è stata un incidente. Ma davvero il suo segreto è morto con lei? Davvero la sua storia finisce quando finisce la sua vita? Forse le storie non muoiono mai se c'è qualcuno che le racconta. A ricostruire minuziosamente la vita di Alice, nella speranza di chiarire le circostanze della sua morte, è un suo ex professore, l'anziano scrittore Jeremy Cooke. Cooke si dedica anima e corpo al progetto e raccoglie documenti, lettere, diari, testimonianze di amici e parenti, e perfino frammenti tratti dai social media, dai blog, dai siti internet su cui Alice scriveva. Tutte le tracce fisiche e soprattutto virtuali che Alice, come ormai tutti noi, ha lasciato. Tutto ciò che componeva l'universo di una vita apparentemente quieta e normale. Perché la verità è nascosta non in ciò che è scomparso, ma in tutto ciò che resta. Ma qual è il vero motivo per cui Cooke si dedica con tanta tenacia a questo progetto, anche contro la volontà dei famigliari di Alice? E se anche lui avesse qualcosa di oscuro e terribile da nascondere?

AUTORE: TR Richmond
EDITORE: Longanesi
NAZIONE: Inghilterra
ANNO: 2015
PAGINE: 400

Commenti

  1. Mi ricorda un po' Prendi la mia vita, ma mi ispira molto di più.
    Segno. :)

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    1. In questo caso i social sono utilizzati come strumento comunicativo, forse non fondamentali per la storia. Un romanzo particolare, a te potrebbe piacere; a molti forse no :)

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