L'invito - Ruth Ware

Recensione L'invito

Sponsorizzata direttamente da Wulf Dorn, arriva in Italia per Corbaccio la scrittrice inglese Ruth Ware con il suo romanzo: L'invito.
Si tratta di un thriller particolare in grado di unire il classico whodunit con il thriller psicologico.
La storia si divide infatti in due grossi macro-blocchi che definirei: presente e passato prossimo.
Nel presente avremo Nora in ospedale, in stato confusionale e con grossi lividi. La donna ha un'amnesia che non gli permette di ricordare quello che le è successo. Il romanzo comincia subito da questo episodio, nel quale è presente il mistero psicologico legato all'amnesia della protagonista. Questa parte diverrà fondamentale nei capitoli conclusivi per giungere alla risoluzione dell'enigma.
Il passato prossimo anticipa di qualche giorno l'ambientazione ospedaliera e rappresenta lo zoccolo duro del romanzo, ovvero la parte più corposa.
Leonora Shaw (detta anche Nora, Lee, Leo) è una scrittrice di gialli. La sua vita diventa un romanzo thriller quando riceve l'invito all'addio al nubilato della sua amica di infanzia Clare. Un invito strano in quanto le due non hanno rapporti da anni.
Le due assieme a Nina, Flo, Melanie e Tom, trascorreranno qualche giorno in una villa ultra-moderna situata in un bosco isolato. Un'ambientazione in stile Agatha Christie, che renderà il romanzo a tratti simile ai Dieci piccoli indiani; tra l'altro citati nell'Invito.
Proprio la grande villa sarà uno degli elementi più inquietanti del romanzo che costringerà i protagonisti a non potersi spostare.
In questo luogo molti di essi dovranno affrontare il loro passato, gli screzi infantili e le incomprensioni del presente. Lo sviluppo delle relazioni tra i protagonisti occuperà il numero maggiore di pagine del romanzo, rallentando un attimino il ritmo e la suspense, che ritornano poi nei capitoli finali.
Un romanzo che mette in primo piano la caratterizzazione psicologica dei protagonisti e l'approfondimento delle loro storie.

TRAMA: Dieci anni cambiano una persona. A dieci anni dalla fine del liceo Leonora Shaw, Nora, ne ha fatta di strada: è diventata una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro alla scrivania nel suo monolocale dell'East End londinese, dalle tazze di caffè e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta più nulla, nemmeno il nomignolo di allora, Lée. Tutti possono avere mille buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per troncare con il passato, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo. Eppure, quando riceve l'invito all'addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo senso di colpa unito a un assurdo sentimento di riconoscenza verso Clare per essersi fatta viva dopo dieci anni. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici, e di colpo si trova catapultata indietro nel tempo di dieci anni, in quel passato che ha meticolosamente cercato di cancellare. E capisce di aver commesso un errore. Il peggior errore della sua vita...


AUTORE: Ruth Ware
EDITORE: Corbaccio
NAZIONE: Inghilterra
ANNO: 2015
PAGINE: 348

Commenti

  1. Lo sto leggendo in questo momento! Ma...il voto??? Lo aspettavo con ansia! hihihihi

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    1. Eheh, quando sono libriomaggio (:P) non lo metto per essere influenzato, direi più che sufficiente comunque...

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  2. Ma noi il voto lo vogliamo soprattutto quando sono libriomaggio. Vai, Nico! Comunque in lista :-D

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    1. Poi rischio di non averne più LibriOmaggio :P

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  3. L'ho iniziato ma mi sa di fregatura (banalotto e superficiale in certi passaggi)
    Cmq spero di sbagliarmi!

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    1. Una lettura piacevole, ma non finirà nei thriller dell'anno per me...

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    2. Alla fine anche se intrattiene senza appassionare troppo è lo stesso. Però queste trame che azzardano paragoni con Dieci Piccoli Indiani sono pericolose! Con la Christie non si scherza!

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