The Double

Voto 6,5. Il regista Richard Ayoade per raccontarci il suo film sul tema del doppio inizia con un titolo doppio, identico al The Double del 2011 con Richard Gere.
Le somiglianze tra i due film terminano qui, in quanto il The Double di Ayoade si ispira ad opere più complesse, vedi Il cigno nero, Fight Club, o ancora il recente Enemy (tratto da L'uomo duplicato).
Il The Double in questione è figlio del romanzo di Fedor Dostoevskij: Il sosia, esplorando il tema del Doppelganger.
Citerei una definizione di Wikipedia che in maniera esaustiva semplifica la trama di questo romanzo:
Gli studi psicologici e psicoanalitici sui doppelgänger hanno investigato sia casi clinici, sia miti (ad esempio quello di Narciso), sia racconti fantastici e della tradizione popolare. Nella maggior parte dei casi il fenomeno del doppelgänger è collegato al concetto freudiano di Das Unheimliche (il perturbante) oppure al disturbo narcisistico di personalità.

Alcuni autori connettono l'apparizione di un doppio con crisi legate allo sviluppo dell'Io, o a fasi in cui il vissuto esistenziale spinge a una riconfigurazione dell'identità. In questi casi la comparsa di un doppio è sempre sintomatica di una necessaria trasformazione del proprio Sé, che può essere vissuta in maniera persecutoria. Da qui il carattere perturbante del doppelgänger.
Il terzo capoverso ci parla di crisi legate allo sviluppo dell'io che in caso di problemi si va a rifugiare in una nuova personalità. Estratto che si adatta molto bene alle vicende di The Double che tuttavia scinde queste due personalità in contrasto creando addirittura due personaggi. Essi sono Simon James e James Simon che sono rappresentati dall'attore Jesse Einsberg, in un'interpretazione fantastica in grado di rendere differenti due persone identiche anche nell'abbigliamento.
A cambiare è il carattere e soprattutto il peso nella società e il conseguente riconoscimento agli occhi degli altri, pur sottolineo avendo le stesse sembianze.
Simon sin dall'inizio è il burattino di legno: triste, malinconico e soprattutto solo. Neanche in grado di strappare un appuntamento alla sua vicina e collega interpretata da Mia Wasikowska. Vita piatta, scelte zero.
A dare una piccola scossa all'esistenza spettrale di Simon è l'apparizione di James: spaccone, arrogante, deciso ma nonostante ciò amato dal resto dei colleghi.
Due personalità dunque esattamente opposte, agli antipodi, diavolo vs acqua santa. James da antagonista qual'è all'interno della pellicola, avrà il potere di risucchiare tutta l'esistenza abbastanza inutile di Simon, rubandogli anche quel poco che gli era rimasto.

Dato il tema psicologico e psichedelico, The Double non può essere un film semplice e Ayoade non fa nulla per semplificare il lavoro allo spettatore, soprattutto nelle battute conclusive in cui si confondono ancor più le carte. Completa il quadro una scenografia ed una fotografia opprimente, oscura ed a tratti lercia, che rispecchia molto la personalità del protagonista Simon.
The Double è ancora inedito in Italia, così come Enemy di Villeneuve. Chissà se in futuro ci sarà spazio per questi doppioni che non chiariscono il complesso tema del doppio, ma sottolineano come nei marasmi dei problemi identificativi, la personalità ed il carattere possano rendere diversa e viva una persona, elevandola dal resto della massa...

  • ANNO2014
  • REGIA: Richard Ayoade
  • SCENEGGIATURA: Richard AyoadeAvi Korine
  • ATTORI: Jesse EisenbergMia WasikowskaNoah TaylorWallace ShawnRade Sherbedgia

Commenti

  1. Piaciuto decisamente!
    Il tema non è certo nuovo, però il film possiede il suo fascino.
    E meno male che con la pellicola con Richard Gere ha in comune solo il titolo. :)

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    1. Si ha il suo fascino, cosa che non aveva affatto la pellicola di Gere :D

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  2. A differenza del Cannibale, piaciuto molto meno. Sarà che con Eisenberg non ho un buon feeling, ma manca qualcosa a questo film, o forse ha fin troppo.
    Gli ho preferito di gran lunga Enemy, che non è certo meglio in quanto a semplicità :)

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    1. Anche io gli ho preferito Enemy, anche per via di Gyllenhaal che preferisco ad Eisenberg. Strano che entrambi ad oggi ancora non siano stati presi in considerazione in Italia, neanche per un'uscita in home video...

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  3. Il tema del doppio è un archetipo basilare, una paura ancestrale che mi auguro, in questa pellicola, sia stata degnamente rappresentata.

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