La mansarda ed Evanescente depressione, i nuovi romanzi di Salvatore Scalisi

La mansarda (John Parker vol.8)

Parker sente il bisogno di riaprire il caso, da tempo archiviato, di due fidanzati suicidi nello stesso momento, ma ognuno a casa propria. L’integerrimo e zelante investigatore ha dei dubbi sulla conclusione della vicenda e riesce ad avere il permesso di riapertura delle indagini dalle rispettive famiglie dei due giovani, oramai defunti. La speranza di arrivare alla verità è quanto mai ardua e difficilmente realizzabile. Ma il nostro detective non molla. Avvia un’infinita serie di incontri, scontri, controlli, conversazioni e pedinamenti vari. La verità salterà fuori, rivelando uno scenario agghiacciante e fuori da ogni più logica aspettativa. L’autore, il nostro Salvatore Scalisi, profondo conoscitore di ogni umana miseria, un’ennesima volta ancora, saprà portare il lettore attraverso i più tortuosi labirinti della nostra mente che sa essere sempre spettacolare per modalità di pensiero e di azione, sia nel bene che nel male

Evanescente depressione

Fabrizio è un depresso. Ha tutto per avere una vita normale; ma un segreto tarlo lo corrode e non lo fa andare avanti. Bruna, la sua migliore “amica” di sempre, gli sta molto vicino. Così pure Biagio, l’amico malato di cancro, che incontra spesso al bar. Ed è bello anche fare conversazione col suo amico negoziante che lo invita ad una festa. Dablo, il suo cane, è in buone mani. Lo affida, infatti, ad Antonella, la bellissima donna che è la sua nuova fiamma. Ma il suo “male occulto” lo porta a tentare il suicidio. Il tuffo in acqua che lo fa quasi annegare, però, lo riporta ad apprezzare la vita. Sì; adesso vuole vivere alla grande e pienamente. Ce la farà o è solo un sogno quello che potrà accadere? Il nostro Salvatore Scalisi ci fa vivere una storia come sospesa in un mondo rarefatto, dove tutto è fluttuante ed evanescente, possibile ed impossibile. Verità e allucinazioni si susseguono. Spazi di luce e di bio si alternano subitaneamente. Fabrizio riuscirà a vivere bene? Chi lo sa; la vita è mistero. Come in una tele di Marc Chagall, figure colorate a tinte forti, volteggiano su sottofondi in cui luce e buio si miscelano incessantemente. Stavolta la penna di Salvatore Scalisi si fa pennello e, come il grande Chagall, crea figure misteriose ed evanescenti, sospese in un vuoto variamente colorato e variamente illuminato. 

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