Arriva il giorno in cui un uomo deve affrontare il suo peggior nemico. Per sapere chi è davvero e perché lo ossessiona da anni. Se per la sua natura malvagia o, più amaramente, perché in fondo qualcosa li accomuna.
Mario Ombra sa bene cosa dovrebbe fare con Cosimo Castrone. Sa dove dovrebbe portarlo. Sa cosa è previsto in certi casi. Ha cercato ovunque quell’uomo, ha atteso per più di mezza vita il momento del loro primo e forse ultimo incontro. Ma la sorpresa di vederselo comparire davanti all’improvviso, in una circostanza e in un luogo che non si sarebbe mai aspettato, gli fa scattare in mente un’idea folle e imprevista. Prenderselo. Tenerlo con sé. Mario vuole studiarlo, come l’esemplare di una specie strana, certamente diversa dalla sua.
E soprattutto vuole capire quale sia, tra loro, la vera differenza.
Giacomo Cacciatore, scrittore e
giornalista, è nato in Calabria nel 1967, ma vive da sempre a
Palermo. Ha collaborato per sette anni come narratore e corsivista
con “la Repubblica”, ha tenuto una rubrica sul mensile “I Love
Sicilia” e ha scritto per il quotidiano online Livesicilia. I suoi
racconti sono stati pubblicati in due raccolte e in alcune antologie,
tra le quali Portes d'Italie (Fleuve Noir, 2001,
insieme ad Andrea Camilleri,
Carlo Lucarelli, Santo Piazzese e altri
importanti autori), 14 colpi al cuore, Anime nere
reloaded e Bad Prisma (Mondadori, 2002, 2008 e
2009), Duri a morire e Bersagli innocenti
(Dario Flaccovio, 2003 e 2009) e Fotofinish (Ediz.
Ambiente, 2007, poi riedito da Einaudi, 2011). I diritti del suo
racconto Si chiama Passione, dell’antologia Fotofinish, sono
attualmente opzionati da una casa di produzione cinematografica che
sta valutando la realizzazione di un film con la sceneggiatura di
Vittorio Moroni (sceneggiatore pluripremiato).
Con il monumentale saggio Il
terrorista dei generi - Tutto il cinema di Lucio Fulci, scritto
insieme a Paolo Albiero, ha vinto il Premio Efebo d’Oro
speciale 2005 per il miglior libro di cinema (che il prossimo
anno sarà ripubblicato da un nuovo editore).
Ha scritto una voce del Dizionario
affettivo della lingua italiana (edizioni Fandango).
Il suo romanzo d’esordio, L’uomo
di spalle (Dario Flaccovio, 2005), è uscito anche in
Francia (Payot et Rivages, con il titolo L’homme de dos).
Del 2007 è il secondo romanzo, Figlio di Vetro (Einaudi),
tradotto in Germania (Rowholt, con il titolo Der Sohn),
Francia (Liana Levi, con il titolo Parle plus bas) e Spagna
(451 Editores, con il titolo Hijo de criystal).
Con Raffaella Catalano e Gery
Palazzotto ha realizzato la docufiction Il mago dei
soldi (Novantacento) e scritto il romanzo Salina, la
sabbia che resta (Dario Flaccovio, 2010, e successiva
ristampa). Nel 2012 ha pubblicato la raccolta di racconti La città
incredibile (Novantacento). Nel 2013 è uscito il suo racconto Io
come Te(x) nell’antologia Certe strade semideserte della
neonata casa editrice palermitana Leima.
A ottobre 2014 pubblicherà il romanzo
noir La differenza con la casa editrice Meridiano Zero.
Giacomo Cacciatore è stato inserito
nel Catalogo dei viventi – Italiani notevoli che sarà
pubblicato da Marsilio nel 2015.
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