La ragazza della porta accanto - Jack Ketchum

Recensione La ragazza della porta accanto

Voto 8. Cattivo, spietato e purtroppo reale.
Questi sono gli aggettivi secondo me più adatti per descrivere il romanzo di Jack Ketchum: La ragazza della porta accanto del lontano 1989.
In sintesi quello che si definirebbe un "pugno nello stomaco" che diventa ancora più forte se si tiene conto che questa storia è ispirata ad un evento realmente accaduto. La storia reale è quella di Sylvia Likens, quattordicenne di Indianapolis brutalmente seviziata da quelli che dovevano essere i suoi custodi.
Nel romanzo di Ketchum, Sylvia diventa Meg, ragazzina sfortunata che ha da poco perso i genitori in un incidente stradale. Sua sorella Susan è rimasta fratturata ed ingessata da questo incidente.
Le due ragazzine vengono così affidate alla zia Ruth che vive assieme ai tre figli: Donny, Willie e Ralphie.
Il rapporto tra queste due fazioni: sorelle vs nuova famiglia da tranquillo e sereno si trasformerà in uno scontro impari in cui trionferà la violenza dei secondi.
Perché? Non c'è un motivo comprensibile o giustificabile. Ruth è una donna che col passare del tempo diventa sempre più cattiva, mostrando un odio spropositato verso una ragazzina ed influenzando i suoi figli/amici dei figli, tutti minorenni.

Per raccontare una storia così forte bisognava scegliere il metodo narrativo più adatto: Ketchum a mio avviso fa la scelta giusta. Data la situazione l'autore avrebbe potuto scegliere il punto di vista della ragazzina, quello della carnefice o quello di un poliziotto/eroe salvatore.
Lo scrittore sceglie invece il punto di vista di un osservatore non coinvolto: David, amico di Donny figlio appunto di Ruth. David è il narratore in prima persona della storia, ormai cresciuto, che ritorna sul "luogo" che per sempre ha turbato la sua vita.
David è il soggetto che meglio può avvicinarci a questa storia macabra. Un dodicenne che dovrà chiedersi dove finisce il diritto di proprietà di un adulto su un minore e dove inizia l'ingiustizia da denunciare. 
La scelta del ragazzino è giusta anche per via del senso di impotenza che traspare da queste pagine. In David ed in noi lettori c'è la voglia di scendere in campo e distruggere Ruth, ma non c'è la concreta possibilità di farlo.
David è il solo che in questo Gioco spietato si tiene in disparte non inferendo su Meg, le cui punizioni divengono sempre più torture fisiche e psicologiche. A dire il vero si tratta di vere atrocità in cui è forte il senso di ingiustizia e rabbia nei confronti di Ruth e della sua baby-gang.

La ragazza della porta accanto è un romanzo che ti entra pian piano nelle viscere fino a disturbarti. Il lettore non potrà rimanere indifferente a queste atroci torture che non hanno senso. La "leggerezza" delle pagine iniziali, del tenero incontro tra David e Meg resterà solo uno sbiadito ricordo, una speranza svanita di ciò che poteva essere ma non è mai stato.
A vincere non è l'amore o l'amicizia ma la cattiveria allo stato puro, una cattiveria che corrode corpo ed anima.

TRAMA: America rurale, anni Cinquanta. David ha 12 anni e incarna il prototipo dell'adolescente medio. Frequenta gli altri ragazzi del vicinato e comincia a sviluppare un certo interesse per il sesso femminile. Quando le sorelle Meg e Susan Loughlin si trasferiscono a vivere nella casa accanto, David è felice dell'opportunità di ampliare il proprio giro di amicizie, anche se Meg, che incontra per prima, è un paio d'anni più grande. I genitori delle due ragazze sono rimasti uccisi in un incidente d'auto, e le sorelle Loughlin sono state affidate alla vicina di David, Ruth. Ma Ruth, in apparenza ottima madre di famiglia, nasconde una vena di sadismo e alienazione, che sfoga dapprima sottoponendo le ragazze a percosse sempre più violente e dolorose, poi dando vita a una serie di torture fisiche e psicologiche di cui David e gli altri ragazzi del vicinato divengono testimoni e, in qualche modo, complici inconsapevoli. La polizia non prende sul serio le denunce di Meg: l'unica speranza per lei e la sorella è nell'aiuto dell'amico David. Riuscirà a salvare le sorelle prima che sia troppo tardi?

AUTORE: Jack Ketchum
EDITORE: Gargoyle
NAZIONE: Usa
ANNO: 1989
PAGINE: 288


Commenti

  1. Quel tipo di lettura che da un lato mi attrae e dall'altro mi spaventa...

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    1. In effetti è un po' forte in alcuni punti, molto crudo, sadico e soprattutto fa venire rabbia...

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  2. Ma un po' di luce si intravede?

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    1. In questa storia credo che non ci sia molta luce...

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  3. Devo leggermelo, anche se sapere come va a finire non tanto aiuta. E non tanto per la questione spoiler, ma perché so che è una faccenda dolorosissima. Ho visto uno dei film tratti dal romanzo, An American Crime, ed è bello tosto, anche se non si vede niente di che: è nato per la tv. Di Ketchum - non ricordo se l'hai visto - ti consiglio anche lo stranissimo film The Woman. Magari l'hai visto, eh: poi controllo ;)

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    1. Infatti ho evitato di scrivere la conclusione della storia quando parlavo della ragazza reale. Io sto cercando di recuperare il film La ragazza della porta accanto in cui compare il nome di Ketchum nella sceneggiatura, ti farò sapere se è abbastanza crudo. I due film da te citati li ho persi entrambi, mi informo su The Woman ;)

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