So dove sei - Claire Kendal

Recensione So dove sei

- Da quello che mi sta dicendo non c'è stato nessun crimine. Non dico che non le credo, ma lei non ha le prove. E per quanto io voglia aiutarla, lei non si trova in pericolo di vita, quindi non posso mandarle nessuno in queste circostanze.
- Sta dicendo che lui deve farmi del male prima che interveniate ad aiutarmi?
Pag. 28 di So dove sei (The Book of you), romanzo di Claire Keindal. 

Voto 6,5. Questa frase del romanzo: So dove sei racchiude l'estrema difficoltà in cui si trovano le donne vittime di stalker. Non c'è possibilità di difesa fisica in quanto l'uomo le sovrasta. Non c'è possibilità di una difesa istituzionale in quanto è difficile valutare i vari casi di stalking. Proprio in questa carenza burocratica si muovono abilmente gli stalker, soggetti ossessivi e compulsivi che diventano proprietari della donna con cui stabiliscono un rapporto.
Numerosi sono i romanzi a tinte thriller che si stanno occupando di questo fenomeno: realistico e follemente spaventoso per le vittime.
So dove sei è in piena regola un romanzo sullo stalking che a tratti potrebbe ricordare Nell'angolo più buio di Elizabeth Haynes.
Claire Kendal è molto brava nel racconto della sua protagonista: Clarissa, assistente universitaria perseguitata da un'amante poco importante per lei: Rafe.
L'autrice ci presenta subito la situazione in maniera schietta, senza preamboli; il "rapporto" tra i due protagonisti è già attivo: Rafe rivuole indietro Clarissa. 
Per parlare dell'ossessione di quest'uomo verso questa donna basterebbe citare un'altra bella frase del romanzo:
Prima di te, mi piaceva molto il mio nome. Non voglio che mi porti via anche questo. Non posso lasciartelo fare, anche se rabbrividisco ogni volta che lo ripeti.
Una particolarità del romanzo è quella della confessione della protagonista, che in un diario scrive tutti i suoi rapporti con il suo stalker. Dà del tu allo stalker ed al lettore, siamo costretti a capire quanto dolore può provare una vittima di stalking.
A questa parte molto personale raccontata in prima persona da Clarissa, l'autrice alterna una in terza persona. Una narratrice ci racconta di un processo in cui una donna Lottie accusa diversi ragazzi di aggressione; Clarissa sarà una dei dodici giurati che dovranno decidere sul caso.
Per Clarissa questo processo sarà un'opportunità per guardarsi allo specchio e per capire quanto difficile sia dover dimostrare di essere vittima di un uomo. 
Questo romanzo manifesta in maniera forte la difficoltà delle donne di farsi sentire, di farsi proteggere. Clarissa arriverà a conservare 110 prove per incastrare Rafe.
110. Dicono che ci vogliono una media di 110 episodi di stalking prima che una donna si rivolga alla polizia. Mi dico che sono ancora lontanissima da quella cifra, pur domandandomi se ciò dipenda da come si conta.
So dove sei è una storia molto realistica, che potrebbe ricordare il caso italiano di Luca Delfino, stalker che arrivò ad ammazzare la sua ragazza.
Il romanzo molto originale nella struttura narrativa, è molto forte nella parte iniziale e centrale ma nelle battute conclusive si ha la netta impressione che la scrittrice non voglia infierire troppo. La storia resta dunque realistica ma perde un po' in suspense.
So dove sei resta comunque un ottimo esordio.

TRAMA: È lui. Ancora lui. Sempre lui. Clarissa lo sa. Non c'è bisogno di ascoltare la segreteria telefonica. Di leggere l'ennesimo messaggio che lampeggia sullo schermo del cellulare. Di scartare i regali che continuano ad arrivare, indesiderati. Il suo volto, i suoi occhi sono dappertutto: qualsiasi cosa lei faccia, lui la sta guardando. Nulla, dopo quella notte, è più come prima. Quando Clarissa ha accettato di uscire a cena con Rafe, un collega dell'università, l'ha fatto un po' per cortesia, un po' per svagarsi. Mai avrebbe immaginato che quelle poche ore potessero stravolgere la sua esistenza. Soprattutto perché lei, di quella notte, non ricorda più nulla. Ma da allora qualcosa nel comportamento dell'uomo è cambiato, è sempre più assillante. Lo spazio intorno si è come svuotato, lasciandoli pericolosamente soli. L'unica via d'uscita sembra venire dalla convocazione a far parte della giuria di un processo. Clarissa deve isolarsi dal mondo esterno, rendersi irreperibile, negarsi a ogni contatto. Al sicuro tra le mura del tribunale, si sente protetta, riesce addirittura a farsi degli amici. Ma l'illusione dura poco. Rafe riesce a raggiungerla anche lì. E man mano che il caso su cui è chiamata a esprimere il proprio giudizio comincia a mostrare più di una somiglianza con quanto sta vivendo in prima persona, Clarissa si rende conto che se vuole liberarsi dalla paura deve controbattere colpo su colpo.

AUTORE: Claire Kendall
EDITORE: Garzanti
NAZIONE: Usa
ANNO: 2014
PAGINE: 325


Commenti

  1. Gran bella recensione. E' già sul comodino, bello pronto per essere letto.
    Peccato che tra le mani abbia già un'altra cosa che tu immaginerai... :P

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    1. Mettendo da parte tutti i doppi sensi del caso, direi che hai in mano il libro di Carrisi :P So dove sei è molto convincente nella parte iniziale, fosse stato più cattivo nelle battute conclusive avrebbe preso un punto in più :)

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    2. Mi ero perso la cosa del doppio senso, ahahahahah!
      Mi stai diventando come Cannibal. Finito ieri, questo.
      Mah. Un po' sonnolento, forse... Meglio L'Attesa. Mi aveva divertito di più. :)

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    3. Eheh :D A me è piaciuta il modo di raccontare dell'autrice, il finale non mi ha convinto totalmente, L'attesa è sicuramente più rocambolesco :)

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