Il male non dimentica - Roberto Costantini

Recensione Il male non dimentica

Chi lotta con i mostri deve guardarsi dal diventare, così facendo, un mostro. Ma, se scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.

Voto 7+. Da due anni aspettavamo ormai il ritorno di Roberto Costantini ed il suo commissario Michele Balistreri. Dopo averli conosciuti nell'ormai lontano 2011 con Tu sei il male ed averli approfonditi nel 2012 con Alle radici del male, tutti noi lettori attendevamo con ansia l'epilogo di questa trilogia, annunciata per questo settembre 2014 con Il male non dimentica.
E' chiaro, anzi indispensabile aver letto i precedenti romanzi per poter leggere Il male non dimentica. Questo nuovo romanzo al contrario dei precedenti non presenta infatti nessuna micro-storia ma è l'evoluzione dei primi capitoli, in particolar modo di Alle radici del male.
Letti in maniera molto ravvicinata questi ultimi due romanzi potrebbero anche disturbare, in quanto Costantini ritorna molte volte su vicende già raccontante in Alle radici del male, rispolverando la memoria del lettore del 2012. Una novità c'è comunque, in questa nuova versione delle vicende di Tripoli Costantini si affida ai suo personaggi che ci narreranno i fatti dal loro punto di vista, raccontandoci parte della loro verità.
L'accostamento tra gli anni di Michele a Tripoli ed i nuovi anni romani saranno comunque indispensabili per questo Il male non dimentica, una resa dei conti vera e propria tra passato e presente.
Il passato è quello che appunto già conosciamo, quello di Mike Balistreri e le sue donne: Marlene e Laura Hunt e sua madre Italia. Il mistero della morte di Italia è sicuramente uno degli enigmi più grandi da risolvere e che non fa dormire sogni tranquilli al non più giovane Michele.
Michele che nel 2011 è diventato un commissario temuto e rispettato, certamente meno insolente degli anni Ottanta. 
La classica goccia che fa traboccare il vaso è rappresentata dalle morti di Melania Druc e sua figlia a bordo di una nave. Suicidio? Alcune caratteristiche di questa doppia morte non fanno protendere per questa strada.
Questa indagine non può che riaprire un varco nel passato e far riaffiorare quei fantasmi conosciuti nel deserto africano.
Una figura importantissima in questo nuovo capitolo sarà la giornalista Linda Nardi, conosciuta in Tu sei il male ed abbandonata temporaneamente da Balistreri e Costantini.

Il male non dimentica, come dicevo, è un romanzo difficile da valutare singolarmente, troppi i richiami con Alle radici del male. In questo modo la storia perde sicuramente di originalità ed innovazione; Costantini ci aveva abituato piuttosto bene ad intrecci geniali e congeniali alla storia.
La sensazione è quella di una storia che potrebbe esplodere da un momento all'altro, ma programmata naturalmente per esplodere nelle pagine conclusive. I colpi di scena ci sono e sono abbastanza stupefacenti, chiudendo in maniera definitiva i tormenti di Balistreri.
Ma il colpo di scena che rende thriller questa storia non è un'esigenza per Costantini. L'autore ha voglia di raccontarci una storia a 360 gradi, che renda reale la vita del suo protagonista. Un'eroe non può esistere senza il suo passato, senza i suoi amici ed i suoi affetti che lo hanno accompagnato e/o salvato in questa sua discesa e risalita dagli inferi. 
Il male non dimentica ha il suo fondamento sulle basi della letteratura: sull'Eros e Thanatos, concetti elargiti da Sigmeund Freud in Al di là del bene e del male, romanzo preferito di Italia, madre di Mike.
L'accostamento tra passato e presente non è casuale, ma ha lo scopo di parlarci dell'amore e della morte: per gli amori persi Michele è pronto a morire.

Concluderei parlando delle tre copertine scelte da Marsilio, in grado di anticipare un macro-tema della storia: il rosso di Tu sei il male che sposa la causa del fuoco, della guerra contro il mondo di Balistreri; l'ocra di Alle radici del male che richiama al colore della Terra, della sabbia fisica e di quella simbolica negli occhi di Mike; il blu de Il male non dimentica colore dell'acqua, luogo in cui Italia trovò la morte tormentando per sempre la vita di Mike/Michele.

TRAMA: Libia, 31 agosto 1969. La madre di Mike, Italia Balistreri, precipita da una scogliera, e quella notte Muammar Al Gheddafi rovescia la monarchia prendendo il controllo del Paese. Suicidio o delitto? Per oltre quarant'anni la risposta a quella domanda rimarrà nascosta al centro di una rete inestricabile di menzogne, tradimenti e lotte per il potere. Roma, estate 2011. Mentre la Primavera araba scuote il Medio Oriente e la Libia precipita nella guerra civile, il feroce omicidio della giovane Melania Druc e di sua figlia fa rincontrare Michele Balistreri, ora commissario capo della Omicidi, e la giornalista Linda Nardi, cinque anni dopo la conclusione della caccia all'Uomo Invisibile. Ma l'indagine, che Linda vuole e Michele no, finirà per travolgere la parvenza di serenità conquistata da un uomo stanco di vivere, costringendolo ad affrontare un passato mai veramente sepolto. E questa finale discesa agli inferi, che lo riporterà in una Tripoli devastata dalle bombe della Nato, sarà per Balistreri l'ultima occasione per guardare finalmente negli occhi il ragazzo che era stato e una verità che ha inseguito e sfuggito per tutta la vita.

AUTORE: Roberto Costantini
EDITORE: Marsilio
NAZIONE: Italia
ANNO: 2014
PAGINE: 525


Commenti

  1. Ho Tu sei il male che mi attende sul mio Kindle da più di un anno ormai...devo proprio decidermi!!!

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    1. Tu sei il male ed Alle radici del male sono bellissimi, leggili non te ne pentirai ;)

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  2. Ciao Nico, non so perché, ma la trilogiadi Costantini non mi attira molto...ciao Maria

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    1. Io te la consiglierei vivamente, leggila e ti ri-crederai ;)

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  3. Letti i primi due, entrambi splendidi. Questo mi manca, ma è questione di poco tempo. Grazie per la recensione :)

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    1. Di niente ;) è obbligatorio leggere questo romanzo per completare la trilogia, a mio parere un po' meno potente dei precedenti, ma pur sempre una lettura piacevole :)

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  4. Devo ancora leggere il terzo. Il secondo mi era piaciuto più del primo, tra l'altro. Non so bene come sarà questo, ma sicuramente bisogna andare in sequenza e leggerli tutti e tre. La tua recensione stimola alla lettura!

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    1. Tra il secondo ed il primo non saprei quale scegliere, entrambi bellissimi :) Questo è molto collegato Alle radici del male quindi difficile da valutare singolarmente, bello ma meno potente secondo me...

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