Nome in codice: Diva - Jason Matthews

Recensione Nome in codice: Diva

Il nuovo marchio della DeAgostini: BookMe non poteva che fare ingresso migliore nel mondo della editoria. Nome in Codice: Diva, primo romanzo proposto da questa nuova realtà editoriale (in libreria dal 10 giugno 2014) ha tutte le carte in regola per essere un vero e proprio best seller.
Gli indizi per il successo di questo romanzo scritto da Jason Matthews sono diversi. In primo luogo la carriera dello scrittore, che per oltre trent'anni è stato un'agente CIA, dunque una fonte attendibile per quanto concerne i fatti narrati piuttosto verosimili nonostante la forma romanzata.
In secondo luogo il fresco interessamento di David Fincher, che pare stia lavorando al progetto Red Sparrow: la trasposizione cinematografica del romanzo con Rooney Mara nei panni della protagonista.
Infine la vincita del premio Edgar Award 2014 e il fatto che sia stato una delle recenti letture del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Tutti questi fattori messi insieme, nonostante i super-nomi sarebbero insufficienti se il romanzo fosse scritto male e raccontasse una storia stupida. Per fortuna questo enorme stand pubblicitario è sostenuto da un racconto molto interessante.

Jason Matthews si cala egregiamente nella nuova realtà di scrittore. Il primo compito da superare era quello di rendere semplice un argomento ostico: rapporti segreti, CIA, SVR, paroloni che il lettore italiano digerisce poco, virando su storie più semplici. Io stesso, ammetto di aver sempre scansato come la peste le spy story, per la complessità e la noia che da sempre si portano addosso. Bene, se vi fidate dei miei consigli e volete cimentarvi in uno spy-thriller dovete cominciare da questo. Nonostante gli argomenti siano praticamente quelli sopra citati, il gergo utilizzato da Matthews è semplice o nel caso di termini specifici supportato da spiegazioni che ci vengono in soccorso. Particolare anche il suo inserimento di ricette culinarie al termine di ogni capitolo, anche i protagonisti di thriller mangiano.
Il secondo punto di forza risiede nei protagonisti principali, su tutti Dominika Egorova. Ballerina mancata, sinestetica in grado di percepire caratteri e volontà altrui, Dominika ci guiderà nel suo percorso tortuoso diretto dal sistema Russia. Un sistema che ingabbia la gente comune, figurarsi una neo-agente delle SVR, costretta a "prostituirsi" per far cadere nella trappola bersagli utili alla causa russa.
Co-protagonista della storia sarà Nathaniel Nash, l'esatto opposto di Dominka. Nat è infatti un'agente CIA, a contatto con talpe russe.
Al centro di tutto ci sono le operazioni di spionaggio e controspionaggio, talpe da scovare e nuove talpe da reclutare. Una Guerra Fredda silenziosa non giocata più con le armi atomiche ma con sistemi informatici e caccia alle informazioni.
Appare abbastanza evidente il parteggiamento americano di Jason Matthews, il quale descrive in maniera brutale il sistema Russia, non rivelando molto di quanto fanno invece gli americani con spie scovate e prigionieri vari. 
Quest'unico neo non toglie fascino comunque a questa strepitosa spy story in grado di avvicinare anche i più scettici a questo sottogenere del thriller.

TRAMA: Nella Russia di Putin, Dominika Egorova è un agente speciale dei servizi segreti, addestrata come seduttrice. La sua missione è delicata e pericolosissima: agganciare con una 'honey trap' Nathaniel Nash, agente della CIA, e scoprire l'identità della talpa insediata ai vertici, che da quattordici anni passa informazioni sensibili agli americani facendo saltare la copertura degli infiltrati russi in America. Ma nel mondo dell'intelligence tutto è labile e opaco, soprattutto se l'incognita dell'attrazione arriva a confondere ulteriormente le carte. Dominika inizia così una doppia vita e un doppio gioco, in cui si mescolano la spirale di sospetti, il desiderio di vendetta, la disillusione, la dissimulazione.

AUTORE: Jason Matthews
EDITORE: BookMe (DeAgostini)
NAZIONE: Usa
ANNO: 2014
PAGINE: 541



Commenti

  1. Con "i più scettici" ti riferisci al sottoscritto? ahahahah :)
    Ottima recensione. Semmai mi avvicinerò al genere, so da dove partire. Semmai!

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    1. Mi riferivo anche a me :D devo dire che questo romanzo mi ha convinto davvero, vediti il film di Fincher (quando uscirà) e fammi sapere ;)

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