Terre del Nord. Caccia mortale - Enrico Scognamiglio

Dopo I bambini di New York torna con il nuovo romanzo: Terre del Nord - Caccia mortale, Enrico Scognamiglio.
Lo scrittore dopo aver affrontato lo scomodo tema di omicidi nei confronti di bambini, si cimenta in un giallo giudiziario e d'indagine.
Le atmosfere sono simili a quelle del recente film Devil's Knot - Fino a prova contraria, ispirato alla reali vicende dei tre ragazzi di Memphis.
Terre del Nord - Caccia mortale ha anch'esso come tema portante: la sommarietà della giustizia, dei processi rapidi e dei capri espiatori semplici. A finire nelle grinfie di una giustizia troppo sbrigativa è la famiglia Cole, composta dal padre Nathan, dal figlio Thomas e dalla piccola Allison.
I Cole sono una famiglia umile che vive in una zona isolata. Thomas è un tipo introverso che ama la solitudine di quei posti che gli fanno ripensare a sua madre morta per un cancro. Un nefasto giorno Thomas incappa in un branco di coyote intenti ad azzuffarsi. Quando si avvicina agli animali, Thomas non può credere alla atroce scoperta: i resti di una donna.
Quella ragazza, noi lettori la conosciamo in quanto abbiamo letto di lei nel primo capitolo. Elisa si stava recando ad una specie di appuntamento al buio, quando è finita incastrata in una tagliola per animali.

Gli indizi sulla morte della ragazza e la scomparsa di altre, son davvero pochi e tutti sembrano ricondurre ai Cole. Almeno così è convinto il detective Owen, che ci mette pochissimo per incastrare Thomas e Nathan, assassini in coppia delle sventurate ragazze.
L'unico barlume di speranza dei due, e anche della piccola Allison nel frattempo affidata ad un'altra famiglia, è l'avvocato d'ufficio: Robert Devereux.
Un legale poco rinomato e richiesto, che si ritrova coinvolto professionalmente ed emotivamente in questo caso. Dopo un dubbio iniziale, Robert sarà estremamente sicuro dell'innocenza dei due e pronto per la caccia al vero colpevole.
Robert rappresenta senza dubbio il classico eroe positivo della vicenda, che guiderà il lettore all'interno di questa vicenda.
Forse per questo motivo, il dubbio sulla colpevolezza dei due Cole appare esiguo per il lettore, nel senso che sin dal principio i maggiori sospettati di omicidio appariranno innocenti ai nostri occhi (questa almeno una mia sensazione).
Enrico Scognamiglio è come al solito molto scrupoloso e dettagliato nel suo racconto, fornendoci numerosi particolari degli avvenimenti che sono accaduti.
A mancare è forse un po' di sana cattiveria che potrebbe rendere più frizzante questo thriller giudiziario e d'indagine.

TRAMA: Thomas Cole non avrebbe mai immaginato che quella radiosa giornata di inizio primavera potesse rivelarsi il punto di partenza di un incredibile incubo. Dopo che lui stesso ne aveva rinvenuto i resti, viene accusato, insieme con suo padre, di aver seviziato e ucciso alcune giovani donne. La difesa dei Cole è affidata a Robert Devereux, giovane e inesperto avvocato, convinto della colpevolezza dei due. Dovrà ricredersi dopo che per un giorno intero resterà chiuso in una stanza del penitenziario della città insieme con i suoi assistiti. Thomas e Nathan Cole dovranno scontare il carcere a vita, Allison, figlia di Nathan, di appena dieci anni, sarà costretta a trascorrere gli anni migliori della sua esistenza in uno squallido istituto. È proprio l'incontro con Allison, insieme alla convinzione dell'innocenza dei due uomini, a spingere Devereux su di una strada infida e scivolosa che tuttavia sente di dover percorrere. Indagini lunghe e difficili lo porteranno, a rischio della propria vita e della vita della donna che ama, a comporre un difficile mosaico che infine rivelerà un'orribile verità.

AUTORE: Enrico Scognamiglio
EDITORE: PSEditore
NAZIONE: Italia
ANNO: 2014
PAGINE: 374



Commenti

  1. M'ispira abbastanza :) M'informo sull'altro dell'autore!

    RispondiElimina
  2. Non sembra male! Non conosco l'autore ma ci faccio un pensierino!

    RispondiElimina
  3. Complimenti, scovi sempre delle chicche interessanti..I thriller giudiziari non mi entusiasmano molto, mi sa che questa volta passo!

    RispondiElimina

Posta un commento