Voto 4,5. Da piccoli, quando ci si incontrava per strada per giocare un po' a "pallone", chi portava il pallone decideva cosa, come, quando, perché e in che modo giocare.
Luca Barbareschi agisce più o meno in questo modo per il suo Something Good, in cui da produttore si assegna anche le parti da regista ed attore super-protagonista.
La sua ingordigia sarà funzionale al film in questione?
Risposta rapidissima: NO. A parte la sua antipatia che si porta dietro per vicende tutte italiane, Barbareschi non è mai stato un attore degno di nota nel nostro panorama cinematografico, figuriamoci in quello internazionale.
Non basta un giubbotto alla Matrix indossato in quasi tutte le scene ed un'aria da Jean Reno per immergersi nelle atmosfere noir della storia. Peggio va con la questione vocale ed il doppiaggio italiano sovrapposto alla recitazione in lingua inglese.
Meglio invece nella regia ed in tutta la parte tecnica, che paiono di livello superiore rispetto al resto della produzione italiana. Le atmosfere cinesi sono ben riprese e raccontate, peccato che il cast ed alcune scelte di scrittura non rendano Something Good un film consigliabile.
Il film di Barbareschi prende spunto dal romanzo di Francesco Abate e Massimo Carlotto: Mi fido di te. L'argomento è interessante ed attuale, ovvero le sofisticazioni alimentari: Tutto ciò che mangiamo è genuino e prodotto con coscienza?
In Cina, la risposta a questa domanda è negativa. Numerosi sono i casi di inquinamento nei cibi e così milioni di bambini ne pagano le conseguenze. Uno di questi è il figlio di Xiven (Zhang Jingchu), morto appunto per un intossicazione. La madre comincia una causa contro i produttori di questi cibi modificati.
Nel frattempo Matteo (Luca Barbareschi) porta avanti i suoi piani di marketing volti alla sofisticazioni di alcuni cibi, come ad esempio il latte per i bambini africani. Il lato imprenditoriale e truffaldino di Matteo verrà smorzato nel momento in cui conoscerà casualmente Xiven.
Something Good cerca di presentarsi come una storia completa che unisce l'amore al noir. Meglio sicuramente la prima parte, mentre il secondo genere molto spesso rimane sullo sfondo e da contorno.
Ne esce fuori un film a tratti scollegato e che si assopisce nella parte centrale poco briosa e mai sopra le righe.
- DATA USCITA: 07 novembre 2013
- GENERE: Drammatico, Thriller
- REGIA: Luca Barbareschi
- SCENEGGIATURA: Francesco Arlanch, Luca Barbareschi, Anna Pavignano
- ATTORI: Luca Barbareschi, Zhang Jingchu, Carl Ng,Frank Crudele, Branko Djuric, Gary Lewis, Alessandro Haber, Kenneth Tsang
"Non basta un giubbotto alla Matrix indossato in quasi tutte le scene ed un'aria da Jean Reno per immergersi nelle atmosfere noir della storia." hahaha :)
RispondiEliminaquesto film quasi quasi lo guarderei, solo per prendere per il culo pure io luca barbareschi.
Dai ti prego guardalo, anche perchè è evidente il fatto che per questo film siano stati spesi molti soldi, i nostri e dunque anche tu hai contribuito al suo finanziamento :)
EliminaDirei che vado sulla fiducia, Barbareschi non lo posso sopportare.
RispondiEliminaNeanch'io lo sopporto tanto, se non ci fosse stato lui forse un 5 lo strappava il film :)
Eliminada evitare a priori gia solo per la presenza di quella merda di Luca Barbastronzi
RispondiEliminaL'ho visto solo perchè considerato un film thriller, ma poca roba...
Eliminaah ah ah ma allora sei peggio di me...te le vai proprio a cercare....
RispondiEliminaEheh e questa volta ti ho pure anticipato!!
RispondiEliminaThanks for sharing your thoughts on clash of clans cheat.
RispondiEliminaRegards
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