Il ricatto

Voto 5. Non c'è artista senza pubblico, non c'è spettatore senza artista.
Comincio con questa frase che sa molto di luogo comune per parlare del film di Eugenio Mira: Il ricatto, titolo originale Grand Piano.
La pellicola parla infatti di Tom Selznick (Elijah Wood) pianista che nonostante la sua ultima figuraccia sul palcoscenico, dopo cinque anni decide di ritornare ad esibirsi a grandi livelli.
La motivazione principale pare essere sua moglie: l'attrice Emma (Kerry Bishè), ma se Tom non sentisse il bisogno del suo pubblico, avrebbe senza dubbio rifiutato.
Ben vestito e psicologicamente pronto, Tom sale sul palco per nutrirsi del calore dell'applauso del suo pubblico. Suoi compagni più intimi saranno il pianoforte del suo storico maestro ed uno spartito parlante.
All'interno dello spartito ci saranno messaggi minatori di un killer che costringono Tom a non sgarrare nemmeno una nota, nel caso contrario il rischio di morte è altissimo.

Nonostante l'ampiezza del palco e le varie possibilità di fuga, Il ricatto è un thriller claustrofobico che costringe il protagonista a rimanere immobilizzato nello stesso luogo per tutta la durata del film.
Ad incollare Tom su quel pianoforte saranno l'ansia ma soprattutto il laser di un silenziatore.
Dopo l'iniziale comunicazione cartacea, il rapporto tra Tom ed il killer sarà più moderno, incentrandosi sulla comunicazione vocale.
Inizialmente sarà difficile capire la motivazione del killer che ricatta Tom. 
Molto più semplice sarà intuire il nascondiglio del killer e le caratteristiche fisiche di quest'ultimo, almeno per lo spettatore. Inserendo nei titoli iniziali John Cusack e non mostrandolo per tutta la parte iniziale, le probabilità che il ricattatore sia questi sono elevate, mandando a monte l'operazione in stile Seven.
Il dialogo tra vittima e carnefice molto potrà ricordare altri film, vedi In linea con l'assassino. Volendo essere più moderni si potrebbe accennare Her, anche se in quel caso il rapporto era un tantino più romantico.
Nonostante l'idea non sia originalissima, il canale verbale è un buon punto per Il ricatto proprio perchè film incentrato sul mondo della musica e del suono.

Tuttavia, Il ricatto si evolve in maniera davvero semplice, regalando allo spettatore una sinfonia orecchiabile ma non eccelsa. L'action è ovviamente limitata ed il finale sembra effettivamente una nota stonata.
Allargando il campo dunque, mirerei il mio fucile dritto dritto su Eugenio Mira costringendolo a "suonare" uno spartito simile ma con una cinquette finale meno ingannevole, toccando tutti i tasti giusti per creare un thriller sinfonico e da grandi paloscenici....

  • DATA USCITA: 20 marzo 2014
  • GENERE: Thriller
  • REGIA: Eugenio Mira
  • SCENEGGIATURA: Damien Chazelle
  • ATTORI: Elijah WoodJohn CusackAllen LeechKerry BisheTamsin EgertonDee Wallace-StoneAlex WinterDon KressDon McManus

Commenti

  1. recensione molto musicale, ma il film poteva sfruttare l'elemento sonora in maniera migliore.

    comunque mi pare di intuire che manco tu il finalaccio della pellicola non l'hai capito molto... :)

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  2. Non ho capito il finale. Per nulla.
    Concordo sul voto finale. Mi ha divertito anche, ma manca qualcosa: tipo un epilogo con un senso compiuto! :)

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  3. Un finale molto deludente, credo non abbia senso neanche per regista e sceneggiatori :D

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  4. Sono curiosa di questa idea musicale tutto sommato ben sviluppata, se non altro orecchiabile. Vediamo poi se il tutto sarà guardabile o meno. ;-)

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  5. Ma il finale non è incomprensibile, è semplicemente idiota XD Tanta fatica per nulla, mi verrebbe da dire, bastava chiedere...
    Peccato, perché l'idea iniziale era carina!

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  6. mi sembra che sei stato veramente buono :)

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