Speciale Oscar: 12 anni schiavo

Il film di Steve McQueen ha collezionato nove nomination agli Oscar (Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a Chiwetel Ejiofor, Miglior attore non protagonista a Michael Fassbender, Miglior attrice non protagonista Lupita Nyong'o, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior montaggio, Miglior scenografia, Miglior costumi), sulla carta alcune di queste statuette dovrebbe "portarsele a casa".
Voto 7. Anche questa volta, risulterò prolisso, il film è tratto da un romanzo, l'autobiografia del protagonista Salomon Northup e dunque ispirato ad una storia realmente accaduta.
Storia che oserei definire un bruttissimo incubo, espediente usato anche da Steve McQueen per raccontarci questa vicenda. Salomon ci viene mostrato nelle scene iniziali in due letti differenti: uno comodo condiviso con sua moglie; l'altro poco confortevole in cui il protagonista "consuma" uno strano rapporto con un'altra donna di colore.
Ma comodi o non comodi i letti c'entreranno poco con l'incubo ad occhi aperti vissuto da Salomon Northup (Chiwetel Ejiofor). Quest'ultimo da nero libero si ritroverà quasi per magia ad essere un negro schiavo, trattato peggio di un animale.
A condurlo in questa condizione disonorevole sarà il suo eccessivo buonismo, che lo porterà a fidarsi di un duo molto gatto e volpe di Pinocchio.
I due dopo aver convinto Salomon ad unirsi ad un ricco circo, lo venderanno al miglior offerente.
Da allora Salomon diventa un auto usatissima, venduta con notevoli chilometri a diversi proprietari.

La passione per la prigionia e la schiavitù è finora un elemento ricorrente nella filmografia di Steve McQueen, vedi ad esempio l'esordio cinematografico con Hunger.
In questo tipo di "ambientazione", il regista ci sguazza benissimo riuscendo a mettere in scena l'elemento cattiveria allo stato puro.
McQueen non si limita a mostrarci i gesti violenti, ma si "diverte" a farci vedere le ferite che si aprono sulla pelle dei protagonisti. In questo caso a soffrire saranno soprattutto Salomon e Patsey (Lupita Nyong'o), con pelle squarciata ed animo martoriato da soprusi fisici e psicologici.
Nella parte dei tormentatori Paul Dano (che si vendica dopo le tante mazzate prese in Prisoners) e Michael Fassbender (che si vendica dopo la prigionia di Hunger).

12 anni schiavo si presenta come una pellicola con tutte le carte in regola per sbancare agli Oscar: storia drammatica non troppo strappa-lacrime ma che si concentra sul tema ingiustizia e crudeltà degli esseri umani verso i loro simili, tema sociale e storico, ottima prova recitativa.
In compenso secondo me manca il marchio di originalità all'interno del film, quel surplus in grado di rendere 12 anni schiavo un film sul tema razzismo memorabile e diverso dagli altri. Oltre la violenza, la crudezza e la crudeltà, il film di McQueen sembra molto in linea con gli altri film riguardanti lo stesso tema, correndo il rischio di essere dimenticato o confuso nel corso degli anni.
Un ottimo film, da vedere assolutamente anche per evitare gesti di razzismo stupido (vedi i bu razzisti) che scalfiscono la dignità di persone che hanno "lottato" e sofferto tanto per la libertà.

  • DATA USCITA: 20 febbraio 2014
  • GENERE: Drammatico
  • REGIASteve McQueen
  • SCENEGGIATURASteve McQueenJohn Ridley
  • ATTORI: Chiwetel EjioforMichael FassbenderBrad PittBenedict CumberbatchPaul DanoSarah Paulson,Paul GiamattiLupita Nyong'oGarret DillahuntTaran KillamMichael Kenneth WilliamsAlfre WoodardChris ChalkDwight HenryScoot McNairyAdepero Oduye,Ruth NeggaMarc MacaulayMarcus Lyle BrownLiza J. Bennett

Commenti

  1. per me l'impronta di mcqueen, nella sua dirompente fisicità e crudezza, è invece ben presente e ci sono alcune scene destinate a rimanere nella memoria per molto tempo...
    anche più di 12 anni :)

    RispondiElimina
  2. Un signor film, certo, ma anch'io ho provato la sensazione che mancasse quel qualcosa per renderlo IL film dell'anno, o anche solo IL film che meglio parla di schiavismo.

    RispondiElimina
  3. direi che siamo abbastanza d'accordo, un buon film , qualcosa che forse farà incetta di Oscar perchè un argomento così serio e scottante smuove le coscienze di quelli dell'Academy ma siamo ben lontani dal capolavoro preventivato...

    RispondiElimina

Posta un commento