La settima vittima - Alexandra Marinina

Recensione La settima vittima

Voto 4,5. Il mondo thriller degli anni 90 è stato scosso da Seven di David Fincher. Una pellicola perfetta a cui si sono ispirati numerosi altri film e romanzi del genere.
Ad essere influenzata dal film Seven è anche la scrittrice russa di gialli Alexandra Marinina, che nel 1998 dà vita al suo Sedmaja Zhertva, ovvero La settima vittima.
Il titolo e la trama, entrambi molto evocativi potrebbero trarre in inganno moltissimi lettori alla ricerca del nuovo Seven. La settima vittima infatti ha poco a che fare con il film di Fincher, citato esplicitamente nell’ultima parte del romanzo.
Il romanzo di Marinina è invece un thriller molto classico, in cui l’autrice si diverte nel lancio dell’esche con lo scopo di far imboccare il lettore; proprio come avviene nella pesca dei pesci.

Gli ami sono tanti è il pesce più pregiato sarà Nastja Kamenskaja, tenente colonnello della polizia. Durante una trasmissione televisiva con tema le donne che svolgono lavori maschili, a cui parteciperà anche Tanja Obraztsova (giudice istruttore e scrittrice di gialli di successo), il cacciatore lancerà la sua esca. Quest’ultima si espleterà in un messaggio: Indovina dove incontrerai la morte, mostrato da un ragazzino e indirizzato a una delle due protagoniste.
A chi delle due sarà indirizzato il messaggio del killer?

Dal bigliettino mostrato in diretta in poi, diverse saranno le vittime che finiranno nelle mani del serial killer. Le prime apparterranno al mondo dei dimenticati, dei barboni. Una caratteristica del romanzo della Marinina è anche quella relativa all'approfondimento delle vittime, che ci vengono presentate un attimo prima della loro morte.
Il lavoro della scrittrice si rivela meticoloso ma confusionario, e molte saranno le voci che dovremmo ascoltare, compresa quella dell'assassino e dei suoi parenti, narratori in prima persona.
La guida del lettore sarà sicuramente Natsja, investigatrice che dovrà dimostrarsi più abile del killer per evitare ulteriori omicidi.
Gli aspetti più interessanti del romanzo saranno sicuramente gli enigmi, che si espletano in un pesce di ceramica che divora un bambolotto, nei quadri di Bosch, nella videocasetta di Seven e soprattutto nel movente del serial kliller.
L'epilogo è sicuramente la parte che lascia più perplessi, rendendo La settima vittima un thriller non all'altezza di Seven e nemmeno consigliabile per una lettura interessante...

TRAMA ORIGINALE: Anastasija Kamenenskaja della polizia criminale e la sua amica giudice Tatjana sonon ospiti di una trasmissione televisiva sulle donne che fanno lavori cosiddetti maschili. Nel corso della diretta, tra il pubblico, un ragazzo, pagato da un anonimo, solleva un foglio con la scritta "Indovina dove incontrerai la morte?". Da quel momento, uno dopo l'altro, una serie di omicidi insanguina Mosca. Le vittime sono barboni, emarginati, handicappati, e sul cadavere di ciascuna viene trovato un pesce di ceramica che divora un bambolotto. E ogni volta, l'assassino sfida apertamente la polizia. Scoperto per caso che il pesce è un riferimento al pittore fiammingo Bosch, il sospetto principale diventa uno studioso, ammiratore dell'artista, che anni prima aveva perso un figlio in un'operazione di polizia. Ma le cose non possono essere così semplici, e più i cadaveri aumentano, più fitto si fa il mistero. Alla quarta vittima appare evidente che il filo conduttore degli omicidi sono i sette peccati capitali e che il film "Seven" è la fonte ispiratrice dell'assassino. Mancano dunque tre vittime all'appello: chi sarà la settima?

AUTORE: Alexandra Marinina
EDITORE: Piemme
NAZIONE: Russia
ANNO: 1998
PAGINE: 382



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