L'ombra del vento - Carlos Ruis Zafòn

Recensione L'ombra del vento

Voto 7,5. Continua il rispolvero dei grandi classici della narrativa contemporanea. Un romanzo di cui se ne parla un gran bene è sicuramente L'ombra del vento di Carlos Ruis Zafòn, primo della serie I Cimitero dei Libri dimenticati, a cui seguiranno Il gioco dell'angelo e Il prigioniero del cielo.
Nonostante le numerose critiche positive, ammetto di aver rimandato per lungo tempo la lettura di questo romanzo, le motivazioni principali sono almeno due.
La prima riguarda l'ambientazione non contemporanea, che di solito e per i miei gusti appesantisce il romanzo per via delle numerose ricostruzioni storiche utili a trasmettere l'atmosfera "antica" al lettore.
Su questo aspetto mi son dovuto ricredere immediatamente, in quanto Zafòn è davvero molto bravo nel riassumere gli aspetti degli anni 40-50 in poche parole, dando maggior spazio ai protagonisti e alle loro storie.

Il secondo elemento che mi ha fatto posticipare la lettura de L'ombra del vento, riguarda il genere.
Come si può notare dal blog in cui scrivo, leggo soltanto narrativa thriller. Lo so è un grandissimo limite, ma purtroppo i gusti son gusti. L'ombra del vento da quanto ho letto in giro, sfugge un pò dalla catalogazione o etichettatura del genere letterario, spaziando dal drammatico al fantasy, parlando d'amore e di mistero.
Mix di generi che ho constatato con i miei occhi, durante la lettura del romanzo. Per molto tempo il titolo adatto per questo romanzo è stato L'ombra del thriller. Dunque chi cercasse il classico thriller con serial killer, detective e omicidi vari si astenesse dalla lettura di questo romanzo che per molto tempo tentenna tra storie d'amore e indagini su scrittori scomparsi.

Se la parte thriller latita per lungo tempo, un'aura di mistero avvolge inesorabilmente L'ombra del vento, un romanzo sicuramente affascinante e che attrarrà come una calamita qualsiasi genere di lettore, compreso il sottoscritto.
Il romanzo si esplica in due storie sovrapposte che avranno numerosi punti in comune. La principale è quella di Daniel Sempere, che conosciamo alla tenera età di undici anni. Sua madre è morta, così suo padre per "compensare" questa perdita conduce Daniel in una grande biblioteca. Il ragazzo qui sceglie il libro L'ombra del vento di un certo Julian Carax, la sua sarà la "storia secondaria" ma non meno importante.
Una storia che Daniel leggerà tutto d'un fiato, interessandosi anche alle altre opere dell'autore che tuttavia risulteranno introvabili. Anzi ad interessarsi al romanzo di Daniel sarà Lain Coubert, un tizio strano che puzza di carta bruciata, ha una maschera di cuoio e il cui nome corrisponde a quello del diavolo nel romanzo di Carax. Coubert sarà sicuramente il vero idolo degli appassionati di thriller, ma per lungo tempo sarà "assente" all'interno del romanzo.

I personaggi sono tratteggiati in maniera magnifica e ciascuno di essi porterà con sè un velo di mistero. Oltre ad un'atmosfera cupa, in cui sembra permeare una nebbiolina continua, L'ombra del vento si distinguerà per essere un romanzo malinconico ma emozionale. Alla povertà economica farà da contraltare la ricchezza d'animo dei personaggi, tutti disposti a combattere per amore, amicizia e contro l'odio. Ci riusciranno? Vincerà il bene o il male?

TRAMA ORIGINALE: Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

AUTORE: Carlos Ruis Zafòn
EDITORE: Mondadori
NAZIONE: Spagna
ANNO: 2002 - 2006
PAGINE: 439






Commenti

  1. Lessi questo libro molto tempo fa, non ricordo bene la trama ma mi sono rimaste molto bene impresse le emozioni che mi ha trasmesso e che tu hai ben descritto in questo post. Forse sarebbe bene per me rispolverarlo e magari leggere anche i libri successivi!

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  2. Capolavoro! Zafon è il mio maestro.

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  3. L'ho letto anch'io da poco perchè tutto il clamore mi allontanava dal comprarlo. E invece... l'ho divorato in pochissimo tempo, così come il secondo capitolo! A breve sarà il turno dell'ultimo.

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  4. Zafon lo adoro, riesce a rendere magica qualsiasi trama, anche la più banale.

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  5. Adoro questo libro.. Divorato in meno di una settimana!

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  6. Beh un libro che mette tutti d'accordo :) anch'io prossimamente dovrò recuperare i due restanti romanzi di questa trilogia...

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  7. Il libro che mi ha restituito il piacere della lettura di intrattenimento.Semplicemente superlativo, mentre il resto di Zafon, aihmè, è argent de poche.

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    1. Stavolta mi inibisci tu alla lettura dei prossimi capitoli :P

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  8. tutta la trilogia ha avuto un forte impatto su di me...
    bella vera!

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    1. Al più presto cercherò di recuperare gli ultimi due romanzi :)

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