Premio di Letteratura Gialla – Noir – Spy Story Mariano Romiti 2013 : i tre romanzi finalisti

Ecco i tre finalisti al Premio di Letteratura Gialla Mariano Romiti:





- Unico indizio un anello di giada - Maurizio Blini
I tre romanzi giungono in finale dopo un attenta analisi dei giurati, alle prese con romanzi gialli/noir davvero interessanti. Questo il precedente post con i 17 romanzi precedentemente selezionati: Premio di letteratura gialla, noir spy story Mariano Romiti – 2^ edizione 2013

Qui sotto invece il comunicato ufficiale:

Si è conclusa l'indagine preliminare con la quale il pool di giurati dell'Associazione Letteraria Mariano Romiti  ha selezionato i tre romanzi finalisti che potranno ambire alla vittoria finale della seconda edizione del premio di letteratura gialla noir spy story Mariano Romiti 2013.
             Maurizio Blini con  Unico indizio un anello di giada (Ciesse Edizioni) Maurizio de Giovanni con il Metodo del Coccodrillo (Mondadori) e Roberto Riccardi con Undercover (E/O) sono gli autori che, secondo l'insindacabile giudizio degli investigatori/giurati, hanno saputo coniugare , nelle loro opere, un intreccio avvincente  con uno stile narrativo scorrevole evidenziando il lato umano dell’investigatore protagonista  capace di risolvere casi intricati ricorrendo a tecniche investigative vicine alla realtà.
            Questi i criteri di valutazione che hanno portato i giurati a restringere il campo dei sospettati in una scena del crimine che per l'edizione in corso si è resa ricca di protagonisti che si sono dati battaglia per aspirare alla vittoria di un premio letterario unico nel suo genere dove a giudicare gli autori e le loro fatiche  letterarie  sono proprio gli  interpreti dei loro romanzi : poliziotti , magistrati ed avvocati.
            Queste tre categorie , espressioni del processo penale in tutte le sue articolazioni (indagine /difesa/giudizio), saranno chiamate a stabilire quale delle tre opere finaliste , sarà meritevole della vittoria finale il cui verdetto sarà letto il 21 settembre p.v., nella ex aula della Corte di Assise di Viterbo che è stata teatro, in passato , di importanti processi come quello del bandito Salvatore Giuliano il quale proprio in quell'aula, nel 1951,  fu giudicato per l'eccidio di Portella della Ginestra dopo che il procedimento , inizialmente istruito a Palermo , fu trasferito a Viterbo per legittima suspicione .
            Una cornice sicuramente suggestiva nella quale si vuole riprodurre l'atmosfera carica di tensione che spesso precede la sentenza in un processo. Una carica che per una volta si riveste di positività per i tre autori che potranno aspirare alla vittoria finale i quali , chissà , potranno magari trovare posto in una delle gabbie che ancora oggi testimoniano l'antico utilizzo dell'aula .
            Per Maurizio De Giovanni si tratta della seconda finale consecutiva al premio Romiti che nella scorsa edizione lo ha visto vincitore sugli altri due finalisti Paolo Roversi e il duo Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini
            Il lavoro della prima giuria , che ricordiamo composta da 19 poliziotti appartenenti all'Associazione letteraria Mariano Romiti , è stato in questa edizione particolarmente arduo per il numero ma soprattutto per la qualità delle opere selezionate i cui autori , che l'Associazione intende pubblicamente ringraziare per la disponibilità concessa  , hanno risposto all'invito a presentare i loro romanzi in concorso, alla settima edizione del festival culturale Caffeina Cultura 2013 che si è tenuto a Viterbo dal 27 giugno al 7 luglio uu.ss. . In quella sede gli autori hanno presentato i loro romanzi potendo conversare , sul palco , con alcuni dei membri dell'Associazione Romiti quasi a ricreare  la piacevole atmosfera di un salotto letterario sotto le stelle dove il giallo è stato il colore protagonista.
           
            L'appuntamento per tutti quindi è a Viterbo  il 21 settembre  2013 per l'epilogo della seconda edizione del Premio Romiti ancora una volta inserito nel fitto calendario di eventi che contraddistingueranno il Settembre Viterbese  tra i quali spicca il trasporto della Macchina di Santa Rosa ,  un vera e propria torre alta circa trenta metri con in cima la statua della Santa patrona della città portata a spalla da circa cento uomini per le vie del centro il 3 settembre di ogni anno. Un occasione, quella del settembre viterbese e , soprattutto del Premio Romiti ,  per ammirare le bellezze del capoluogo della Tuscia in uno scenario ricco di storia e tradizioni.

                                                                                   Ufficio Stampa
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Associazione letteraria Mariano Romiti c/o SIULP Questura di Viterbo
via Maresciallo Mariano Romiti , 16 – 01100 Viterbo

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