L. A. Confidential - James Ellroy

Per poter essere considerati degli “esperti” del genere thriller/noir/giallo, è categorico leggere alcuni libri cult. Senza ombra di dubbio uno dei romanzi di “formazione” al genere è L. A. Confidential di James Ellroy.
In rete (unico media in cui si affronta il tema letteratura) si parla di questo romanzo come uno dei capisaldi del genere noir, da leggere assolutamente per poter confrontare e avvalorare in maniera più oggettiva le nuove leve. Da aspirante esperto del genere thriller ho dunque deciso di avvicinarmi a quest’opera del 1990.
Se l’avessi recensito all’epoca avrei detto: “lo scrittore ha talento”. Dirlo nel 2013, suonerebbe come un’affermazione presuntuosa; equivalente alla frase: “Messi è bravino a giocare a calcio”.
Non sono presuntuoso e blasfemo, dunque è innegabile che Ellroy abbia tanto talento da poterlo vendere, e sicuramente ne vorrei comprare anche un po’. Tuttavia ho trovato alcuni difetti di scrittura che rendono il romanzo a tratti prolisso e complicato.

Voto 7,5. Partiamo dunque dai difetti, prima di elogiare i pregi che coincideranno con la trama e l’ideazione dei protagonisti.
Il più grande a mio avviso, è la eccessiva numerosità di nomi inseriti nel racconto. Ellroy è molto preciso e specifico, tanto da bombardare il lettore con una serie infinita di nomi di personaggi che rendono poco fluida la lettura.
Questo senso di confusione e complessità è costante, aggravato da continui cambi di punti di vista dei protagonisti ad ogni capitolo. Ellroy sembra consapevole di questa sua scrittura “labirintica” tanto da specificare a fine episodio nuovamente tutti gli avvenimenti, servendosi dell’espediente: articoli giornalistici.
Dunque se volete leggere questo romanzo tenete conto di questa caratteristica che vi potrebbe spaventare nei primi capitoli.

Tutto il resto è un capolavoro, e a conferma di questo fatto c’è la trasposizione cinematografica, che ha funto anche da editor, tagliando elementi prolissi ed esaltando ancor più la figura dei personaggi principali.
Per la recensione del film con Spacey, Crowe e Pierce, restate sintonizzati; il 26 luglio è infatti il compleanno di Spacey e la blogosfera lo festeggerà a dovere.
Ritornando a L. A. Confidential di James Ellroy, vi posso dire che i tre personaggi principali sono una “bomba”, da conoscere e frequentare per migliorare la propria cultura personale del noir/poliziesco.
Descriverli in poche righe sarebbe riduttivo e non riuscirebbe a donare tutte le sfaccettature che questi personaggi hanno. Per invogliarvi alla loro conoscenza, vi posso dire che:
- Bud Wendell White è il duro della comitiva. Un picchiatore ossessionato dalla morte della madre causata dalle percosse di suo padre. Da allora White è una sorta di giustiziere, spietato soprattutto nei confronti degli uomini codardi che picchiano le donne;
- Ed Exley è il poliziotto modello del dipartimento di L. A. Figlio dell’ex-sbirro Preston Exley (ora noto costruttore), Edmund è un uomo incorruttibile, onesto e molto propenso a fare carriera;
- Jack Vincennes è l’approfittatore della situazione. Legato a filo doppio con la stampa, cerca di effettuare scoop sensazionalistici per rimpinguare le sue casse. Anch’egli ha un piccolo scheletro nell’armadio che si farà vivo nei momenti difficili.
Ve l’ho detto, in poche righe non si possono raccontare dei personaggi con un grande spessore, ma almeno vi ho reso l’idea di chi leggerete.

Le loro gesta saranno ambientate e narrate prevalentemente all’interno del dipartimento, in cui i tre dovranno venire a capo di due complessi casi: Il Natale di Sangue e Il Nite Owl.
Il primo un caso di lotta interna tra detenuti e poliziotti che avrà conseguenze sul futuro di tutto il dipartimento; il secondo una sparatoria con sei omicidi all’interno del Nite Owl.
Anche qui una descrizione molto riduttiva che si rivelerà molto più complessa all’interno del romanzo, e che coinvolgerà tutti i mercati della malavita.

Questo è L. A. Confidential, uno dei noir più cult della letteratura internazionale.

TRAMA ORIGINALE: Ed Exley cerca e vuole la gloria. Figlio di un poliziotto, fratello di un agente ucciso in servizio, è disposto a tutto pur di far carriera. E ci sta riuscendo.

Bud White ha visto il padre uccidere la madre. Adesso odia chi picchia le donne, chi fa la spia, e, in generale, tutti quelli che intralciano il suo lavoro da detective.
Jack Vincennes nasconde un antico segreto, per questo recita la parte dello sbirro perfetto, arrestando i personaggi pubblici sotto gli occhi dei riflettori.
Ed, Bud e Jack, tre ambigui difensori della legge nella Los Angeles degli anni Cinquanta, dove tra poliziotti e criminali vi è poca differenza. Sarà il massacro del Nite Owl a sconvolgere per sempre le loro esistenze, mettendoli l'uno contro l'altro alla ricerca di una verità capace di cambiare l'assetto stesso del potere cittadino.

AUTORE: James Ellroy
ANNO: 1990
PAGINE: 500

Commenti

  1. Sai che non sono mai riuscita a finirlo? Gli darò un'ultima possibilità!

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    1. Inizialmente non è molto fluido, infatti non sono stato molto rapido nella sua lettura; come storia e protagonisti però non si discute:D

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  2. Io di Ellroy ho letto solo Dalia Nera - bellissimo! - ma anche in quello c'erano troppi troppi personaggi :)

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    1. Allora è un vizio di forma di Ellroy; peccato perchè il film di LAconfidential (snellito da molti co-pragonisti) è davvero bello:)

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  3. A proposito di libri "cult"..come sei messo con James Sallis? Assolutamente da leggere e io cercherò di mettere L.A. Confidential tra quelli che non possono mancare :)

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    1. Direi malissimo :D cosa mi consigli di Sallis?
      L.A. non può mancare anche se inizialmente è un pò complesso...

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    2. James Sallis ha una lunga biografia ed è stato acclamato dalla critica per la sua trilogia dedicata al personaggio di Turner composta da: Cypress Grove, Cripple Creek e Salt River. Due di questi sono stati tradotti in Italia - da Luca Conti - Drive, uno tra i noir migliori che io abbia letto..c'è poi Il bosco morto, che fa ancora capolino nella mia libreria :)

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    3. Segnato tutto:) deve attendere un pò, data la ormai immensa lista di libri che si è creata :D

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  4. Per me il bello di Ellroy è proprio perché è complicato. Che poi, ho imparato a non dare molto peso ai nomi, perchè se ti lasci andare senza pensare troppo, dopo un po' te li ricordi senza nessuna fatica. Se leggi la trilogia di Los Angeles vedrai, a nomi sono il peggio :D Ma il primo è il miglior libro che ho letto :)
    Poi, consiglio vivamente "I miei luoghi oscuri", che racconta dell'omicidio di sua madre, da pelle d'oca, ragazzi!

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    1. Per ora allora evito la trilogia :D Secondo me se Ellroy avesse snellito questa sua caratteristica, i suoi libri sarebbero stati più scorrevoli e ancora più potenti...certo in questo modo appaiono più realistici e dettagliati, ma abbastanza prolissi :)
      segnato I miei luoghi oscuri ;)

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