La migliore offerta

Un falso italiano...

Virgil Oldman (Geoffrey Rush) è un genio eccentrico, esperto d'arte, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. La sua vita scorre al riparo dai sentimenti, fin quando una donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita nella sua villa per effettuare una valutazione. Sarà l'inizio di un rapporto che sconvolgerà per sempre la sua vita.
Questa la sinossi ufficiale tratta dal sito La migliore offerta. 
In un film in cui il protagonista deve districarsi tra opera d'arte e falsi d'autore era meglio cominciare questa recensione con una voce certa e ufficiale.

Voto 7. Una pellicola che si potrebbe definire un falso italiano, in quanto realizzata dall'italianissimo Giuseppe Tornatore ma con un appeal più internazionale.
Innanzitutto il regista siciliano si serve di un cast completamente straniero con attori di alto calibro, su tutti Geoffrey Rush e Donald Sutherland. Per gli attori nostrani nessuno spazio, nemmeno per un ruolo secondario o comparsata, come è accaduto per Il cecchino di Michele Placido.
Internazionale anche tutto l'aspetto tecnico, che evidenzia una cura estetica maniacale. Scenografia, fotografia fanno respirare un'aria poco provinciale, e diventano veri protagonisti della pellicola.
L'ambientazione infatti rivestirà un ruolo fondamentale ne La migliore offerta, film a metà tra thriller e dramma.

Tra quadri, ritratti, opere d'arte di inestimabile valore si muoverà Virgil Oldman, uno dei più bravi e prestigiosi battitori d'asta.
La sua vita professionale eccellente si scontra con una vita privata austera e abbastanza triste. La scena in cui Virgil festeggia la vigilia del suo compleanno solo, con una torta troppo in anticipo, la dice piuttosto lunga sullo stato del protagonista.
Oldman è un personaggio freddo, professionale che usa sempre dei guanti per rapportarsi con il mondo. Questo aspetto ci segnala la voglia di regista e sceneggiatori, di curare il protagonista anche nei piccoli dettagli, cosa che avviene piuttosto raramente nel nostro moderno cinema italiano.
L'unico rapporto degno di nota che Virgil Oldman riesce a instaurare è quello con Billy (Donald Sutherland).
Una relazione professionale fondata sul falso, in quanto Virgil si serve di Billy per l'acquisto di ritratti interessanti con un valore superiore a quello d'asta.

Mentre la prima parte de La migliore offerta è incentrata sulla descrizione del protagonista e sulla sua vita solitaria; la seconda ci mostra il rapporto "virtuale" tra Virgil e una nuova cliente. 
Quest'ultima è Miss Claire (Sylvia Hoeks) una ragazza enigmatica che deve mettere all'asta alcuni beni della sua famiglia. La particolarità di Claire è quella di essere invisibile, ovvero negarsi agli appuntamenti, non farsi mai trovare e interloquire solo tramite telefono. (Internazionale anche l'utilizzo di appellativi di cortesia: Miss e Mister che precedono il nome dei protagonisti.)
Tutto ciò innervosisce ma incuriosisce Virgil, deciso a scoprire quale mistero si celi dietro a tutta questa situazione.
In questa fase Tornatore gioca molto sull'identità di Claire, incuriosendo non solo Virgil ma anche lo spettatore. Per farlo il regista si serve di tempi lunghi utili per delineare aspetti sconosciuti dei due protagonisti, poco restii a venir subito alla luce.
Identità nascoste che vengono fuori solo se sollecitate opportunamente e dietro una degna ricompensa che alle volte potrebbe identificarsi con l'amore.
Di più non si può svelare su questa relazione tra i due protagonisti, simile ai moderni rapporti virtuali che si fondono su una non conoscenza dell'aspetto fisico degli interlocutori.

La migliore offerta è un film che punta forte sul suo protagonista principale. Un uomo che ci viene mostrato a tutto tondo e in fase di cambiamento.
Da esperto valutatore di opere d'arte Virgil si dovrà trasformare in giudice nei rapporti umani, cosa più difficile e complessa....

USCITA CINEMA: 
GENERE: Drammatico, Thriller
REGIA: Giuseppe Tornatore
SCENEGGIATURA: Giuseppe Tornatore
ATTORI: Geoffrey RushJim SturgessDonald SutherlandSylvia HoeksPhilip JacksonDermot CrowleyLiya Kebede
                                                                                                                                                                                    

Commenti

  1. mi piace la definizione di falso italiano!

    e direi anche che è un falso grande film. poteva esserlo se si fosse mantenuto sui livelli della prima parte, ma la seconda mi ha convinto assai meno...

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    1. Si addormenta un pò in effetti, il finale però è ben fatto anche se prevedibile...

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  2. Un film che mi è piaciuto moltissimo, proprio per il suo essere internazionale e ben lontano dai tristi provincialismi che in questi ultimi anni rendono il nostro cinema fin troppo simile a dei bassi prodotti televisivi.

    Un po' troppo lento soprattutto dopo metà film, ma molto convincente anche nella parte thriller, inoltre il finale spietato è davvero una mazzata!

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    1. In effetti non sembra proprio un film italiano, sia per gli attori che per la scenografia. Ogni cosa è curata nel minimo dettaglio. Sono d'accordo anche con il rallentamento che si verifica ad un certo punto, per poi culminare in un bel finale thriller...

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  3. Mi è piaciuto moltissimo! Sarà che do tante importanza anche al lato estetico delle cose, ma è proprio bello da vedere: elegantissimo, raffinato, di gran classe.

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    1. Molto molto curato, chissà quanto avranno speso per affittare tutte quelle opere (saranno vere o false:P)?

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  4. Anche a me è piaciuto. Una piacevole sorpresa!

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    1. Infatti, davvero sorprendente rispetto al resto della nostra produzione:)

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