Intervista a Livio Sassolini, direttore editoriale della Booksalad


L’intervista di oggi ha come protagonista una casa editrice nuova: la BookSalad, che in una situazione di incertezza economica e di poca attrattività del settore culturale, investe nell’editoria. A rispondere è Livio Sassolini, direttore editoriale della BookSalad.


1) Come nasce la BookSalad? 
LS. La Booksalad nasce da un vecchio progetto che abbiamo tenuto nel cassetto per tanto tanto tempo. Sempre rimandando in attesa di tempi migliori o del giusto momento. Poi nel corso di una brevissima vacanza quando abbiamo cominciato a mettere nero su bianco le nostre idee e i progetti concreti. E siamo partiti. Abbiamo cercato di creare qualcosa che ci vestisse a pennello e che un po’ rappresentasse ciò che siamo e ciò che vogliamo comunicare. Le nostre collana sono nate di conseguenza: Festina Lente, Opachi, Angst.

2) Perché avete deciso di investire in un settore a mio parere poco attrattivo caratterizzato da un modesto numero di potenziali acquirenti? 
LS.  Forse è una presunzione di Booksalad ma credo che una persona riesca meglio nel cercare di realizzare qualcosa di difficile per la quale ha passione piuttosto che investire in qualcosa di facile ma per la quale non prova nulla. Detto questo credo che non ci sia nulla di “facile” in assoluto, ma settori piu’ allettanti della editoria di certo. Il momento è duro, anzi durissimo. Ma siamo ottimisti e siamo sicuri che la qualità prima o poi ripaga. Se non in termini economici almeno in soddisfazione.

3) Secondo voi, come si potrebbe invogliare la gente a leggere di più, e tralasciare per un po’ la tv durante la giornata? 
LS.  Questo è una delle nostre domande base. Ed è quello che cerchiamo di fare, far allontanare le persone dalla tv per avvicinarle a un libro. Ecco perché investiamo molto nella grafica delle copertine cercando di renderla accattivanti. Ma soprattutto puntiamo sui booktrailer. Ne abbiamo già realizzati molti, qualcuno veramente pregevole. Rendere in video quelle sensazioni che cerchiamo di comunicare con un libro aiuta secondo noi ad avvicinare alla lettura. Booksalad punta così ad avvicinare un pubblico giovane, ma non solo.

4) Siete molto attivi nel rapporto con i blog. Cosa ne pensate di questa forma di comunicazione/pubblicità per i vostri romanzi? 
LS. Assolutamente favorevoli. Il blog al momento è secondo noi uno dei pochi spazi dove veramente si parla di libri. Dove veramente si leggono e si recensiscono (o per lo meno nella maggior parte dei casi). E’ anche un settore in Italia relativamente nuovo che avrà ancora ampi margini di crescita e sviluppo. Molti blogger adesso lo fanno per passione, secondo me nel corso degli anni potrebbe diventare un lavoro a tempo pieno. Certo anche in questo settore c’è molta offerta e non tutti sono validissimi ma al momento secondo me c’è ancora posto per tutti. In più a brevissimo avremo anche un blog nostro Editori Lastminute nel quale vi faremo vivere la quotidianità di una casa editrice sempre di corsa!

5) Da poco avete introdotto la collana ANGST, pertinente tra l’altro con gli argomenti trattati da questo blog. La collana riguarda appunto il genere thriller. Le prime due uscite sono Il sistema di Karl Osberg e Regali mortali di Silvia Roth. Perché il lettore dovrebbe leggere questi due romanzi thriller provenienti dalla Germania? 
LS.  Abbiamo voluto creare questa collana per incrementare i rapporti con la Germania, dato che mia moglie è di Amburgo. Lei è un’appassionata di thriller e vivendo in Italia si è accorta che l’offerta di thriller di autori tedeschi era molto limitata. Abbiamo quindi contattato case editrici tedesche ed è nata ANGST. Tutti i libri che presentiamo in Italia sono di autori molto conosciuti in Germania, alcuni anche già tradotti in mezzo mondo (come per esempio Il sistema di Karl Olsberg). In più oltre alla loro adrenalina e tensione trasmettono sensazioni tedesche. Cioè si puo’ percepire sullo sfondo quello che è la realtà della Germania. La quotidianità di una nazione a noi vicina ma per certi versi molto lontana. Così oltre a godersi un ottimo thriller si puo’ conoscere un modo di vivere diverso dal nostro.

6) Fitzek, Dorn, il thriller tedesco sta vivendo un periodo fiorente. Come detto sopra anche voi avete puntato per ora sul prodotto di genere tedesco. A vostro avviso quali caratteristiche hanno gli scrittori tedeschi? Com’è stato il rapporto con i vostri due autori? 
LS. Si il periodo è fiorente ma l’offerta non ancora molto. La Booksalad con Angst cerca di colmare un po’ questo gap. Il thriller tedesco segue vari filoni. Noi ci siamo orientati sia sul thriller che potremmo definire classico (es. Regali Mortali), sia anche su storie piu’ innovative e legate alla tecnologia (come per es. Il sistema). Fondamentalmente cerchiamo comunque autori di qualità che trasmettano quella adrenalina che si prova sempre leggendo un bel libro. I nostri autori sono tra le altre cose anche persone molto gentili e disponibili, il rapporto con loro è molto semplice e naturale. Qualche volta travalica anche l’aspetto professionale e diviene amicizia.

7) In futuro punterete su scrittori thriller di altre nazioni e/o italiani? 
LS. Perché no! Anche se ANGST è prevalentemente incentrata sulla Germania potremmo inserire anche autori di altre nazioni. Semmai daremmo la precedenza agli italiani!

8) Che caratteristiche ricercate in uno scrittore thriller? 
LS. Potremmo dire qualità che per noi significa la capacità di trasmettere qualcosa. Nel caso del thriller: tensione, adrenalina e soprattutto una buona idea di fondo. Alla fine conta sempre e soprattutto la Storia. Nella lettura cerchiamo quei passaggi focali, quegli snodi della storia che devono essere compiuti per far sì che realmente quello scritto offra qualcosa in più di un altro.

9) Sarete presenti al Salone Internazionale del libro di Torino. Quanto sono importanti questi festival per far conoscere il vostro marchio, i vostri progetti e avvicinare nuovi lettori? 
LS. Si saremo presenti al Salone del Libro con lo stand F18. La presenza alle fiere e ad altre manifestazioni di settore è secondo Booksalad importantissima. Puntiamo anche molto sul rapporto diretto, sulla conoscenza del lettore che puo’ sempre darci un suggerimento o un consiglio. La fiera è poi sempre ricca di suggestioni e stimoli.

Credo che la mia curiosità sia stata appagata e spero anche quella dei lettori. Vi ringrazio per la disponibilità e vi faccio un grosso in bocca al lupo per i vostri progetti, anche perché di editori coraggiosi e pieni di entusiasmo come voi non se ne trovano molti.
LS. Grazie a voi per l’intervista! Vi aspettiamo a Torino al Salone stand F18 o sul nostro sito www.booksalad.it

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