The Possession. Attenti al pacco!!

Voto 6. I bambini valli a capire. Certe volte fanno dei capricci incomprensibili, molte volte dovuti ad oggetti che pretendono di avere. Peluche, bambole, vestiti, scarpe, trucchi, sono i loro maggiori desideri in base ovviamente all'età. 
I bambini dei film horror poi sono davvero indecifrabili e invece degli oggetti sopra menzionati possono affezionarsi ad un'anonima scatola in legno. Un oggetto direi inutile, poco attraente soprattutto per una bambina, ma uno strano potere sembra attrarre Em (Natasha Calis) a questa scatola.
No, purtroppo per lei, non si tratta di un pacco del gioco Affari tuoi, contenente magari il premio "vero" di un milione di euro.
Si tratta di una scatola demoniaca, quindi il pacco dei pacchi. Noi spettatori la conosciamo già, poco prima infatti ci viene mostrata la sua potenza nei confronti di una donna anziana tramortita da questo rapporto.
La donna finisce in ospedale, così il figlio forse inconsciamente se ne disfa in un mercatino di pulci.
A comprarla è appunto Em, accompagnato da suo padre Clyde (Jeffrey Dean Morgan) e sua sorella Hannah (Madison Davenport).
Per completare il quadro famigliare manca la mamma, ma purtroppo Clyde e Stephanie stanno attraversando un momento di crisi, che potrebbe culminare nel divorzio.
Ovvio e poco sorprendente sarebbe dire che nel momento in cui Em aprirà quella scatola, strane cose accadranno alla sua vita. Andrà così, non andrà così?

I film horror con tema la possessione secondo il mio avviso si potrebbero classificare in due categorie minime: quelli che cercano di continuare a giocare sul mistero del non visto e quelli che buttano in faccia allo spettatore il presunto demone.
Io preferisco quelli attinenti al primo genere, che cercano di giocare sulle paure del non visto, del terrore misurato in piccole dosi.
The Possession appartiene di gran lunga a questa categoria, forse anche troppo.
Mi spiego meglio, in The Possession si cerca di far rivivere allo spettatore le atmosfere de L'esorcista di Friedkin, in cui le situazioni horror venivano fuori lentamente. The Possession lo fa in maniera molto lenta, concentrando nel finale le classiche situazioni di possessione. In sintesi non succede quasi nulla per tutta la pellicola, a meno che non si abbia un gran terrore di sussurri diabolici.

Banale forse anche "l'entrata in scena" del demonio, ovvero il suo abitare in una scatola come nel caso del genio della lampada, ma nei titoli di testa c'è scritto basato su una storia vera, quindi fidiamoci degli autori e diffidiamo delle scatole in legno.

Oltre all'aspetto demoniaco, The Possession di Ole Bornedal cerca di approfondire i rapporti famigliari. Un padre che oltre a somigliare fisicamente a Javier Bardem e Robert Downey Jr., è anche troppo preso dal suo lavoro di coach di un team di basket. Una moglie che cerca di coltivare un nuovo amore. Una figlia dunque libera di giocare con la propria scatola quasi indisturbata.
The Possession dunque è un film che si può guardare ma che non introduce alcuna novità al genere, che lascia tuttavia uno spiraglio aperto per un futuro sequel. Quindi occhio, non raccogliete scatole sconosciute...

USCITA CINEMA: 
GENERE: Horror, Thriller
REGIA: Ole Bornedal
SCENEGGIATURA: Juliet SnowdenStiles White
ATTORI: Jeffrey Dean MorganKyra SedgwickMadison DavenportNatasha CalisAgam DarshiGrant ShowRob LaBelleQuinn LordJohn CassiniNana GbewonyoErin Simms

Commenti

  1. condivido totalmente , nulla di nuovo ma confezionato per benino...almeno una visione rilassata gli si può dare, senza pretendere troppo!

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    1. La cosa positiva a mio avviso è che non scende a situazioni ridicole come spesso accade nei film horror

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  2. per me un film atroce.
    ridicolo e recitato malissimo

    il 6 è un votone super regalato :D

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    1. Ricordo che era nei peggiori film dell'anno nella tua classifica.. a me non è dispiaciuto mantiene una sua linea anche se poi non succede granchè...

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  3. Messo anch'io nella munnezza del 2012. Sei troppo buono... :-)

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    1. Eheh no no sono stato sincero non mi è dispiaciuto, nonostante la mancanza di originalità e di spunti importanti:)

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