L'impero dei lupi - Tra thriller e azione.

Come si può notare dalla cronologia dei miei post, ho appena letto L'impero dei lupi di Jean Christophe Grangè, un romanzo thriller del 2003. Dato che nel 2005 per la regia di Chris Nahon è uscito al cinema un film tratto dal suddetto romanzo, mi son detto perchè non recuperarlo?
La recensione potrebbe essere, come accade solitamente ai film trasposti da romanzi, piena di confronti che esaltano il libro, sminuendo il film. Tutto ciò scaturisce perchè la nostra fervida immaginazione è insaziabile e imparagonabile, e difficilmente un regista riuscirà completamente ad appagarla.
Detto ciò cercherò di evitare continui paragoni tra le due opere, premettendo che la parte iniziale è identica al romanzo, mentre il finale è totalmente differente, sminuendo a mio avviso la storia del romanzo (nonostante lo stesso Grangè sia sceneggiatore del film).

Voto 6. L'impero dei lupi è sicuramente catalogabile come un film thriller, dato il tema trattato.
Per chi non conoscesse la storia, il film di Nahon scorre su due filoni narrativi paralleli che inizialmente non si incrociano.
Da un lato abbiamo la storia di Anna Heymes (Arly Jover) una donna affetta da amnesia che non riesce a memorizzare il volto di suo marito Laurent (Philippe Bas). Dopo alcune analisi neurologiche, Anna decide di condurre un'indagine personale, in cui in ballo c'è appunto la sua identità perduta. La donna si rivolge perciò ad una psichiatra, interpretata dall'italiana Laura Morante. Quest'ultima a mio avviso sembra davvero un pesce fuor d'acqua in un film ricco di azione, inseguimenti e sparatorie. Un pò come Maria De Filippi in una sala ballo.
La storia di Anna ha un buono sviluppo iniziale, con continue crisi d'identità a cui si accompagnano "effetti speciali" un tantino artigianali, che dimostrano come il prodotto francese cerchi di imitare quello americano, riuscendo solo in alcuni punti piuttosto che in altri.
Nella sua vicenda si cerca di inserire il mistero, l'enigma.

Alternata e parallela alla storia di Anna, c'è quella di Paul Herteaux (Jocelyn Quivrin) e Jean Louis Schiffer interpretato da Jean Reno. I due anche se in maniera casuale rappresentano la classica coppia di poliziotti. Il primo: il buono, mosso da nobili cause che vuole il trionfo del bene su tutto, seguendo le indagini classiche.
Il secondo: il cattivo con metodi duri, rozzi, che attraverso la logica dei fatti e delle maniere forti riesce ad ottenere più risultati.
I due indagano su tre giovani turche ammazzate e mutilate misteriosamente.
Nella loro vicenda si può quindi ritrovare la classica indagine poliziesca fatta di intuito, conoscenze e continue ricerche.

Le atmosfere iniziali de L'impero dei lupi, come detto cercano di strizzare l'occhio ai classici thriller americani, su tutti Seven. Continua e incessante è infatti la pioggia, forse non molto adatta per la romantica Parigi. Altri esempi ne sono i luoghi sotterranei, bui e accessibili solo a gente dura.
Tutto sommato il clima thriller si sente e si vede, dando buone premesse per lo sviluppo della storia.
Sfortunatamente poi, il film si perde un pò, non riuscendo a stare più nelle corde del romanzo, fatto di tante sfumature e numerose informazioni che riescono ad incastrarsi meglio.
Come per magia, infatti il film di Nahon si trasforma da thriller enigmatico in un film d'azione, quasi di arti marziali. Continue scene di lotta, inseguimenti poco probabili, che in un batter d'occhio mettono in secondo piano morti ed indagini pregresse.
Nel complesso pare che il film voglia stare a passo con il romanzo, risultando abbastanza privo di personalità e di originalità. Quando poi cerca di tirare "il coniglio fuori dal cilindro", vedi la parte finale, azzarda colpi di scena improbabili e oltre il limite del verosimile.

USCITA CINEMA: 
REGIA: Chris Nahon
SCENEGGIATURA: Jean-Christophe GrangéChris NahonChristian ClavierFranck Ollivier
ATTORI: Jean RenoJocelyn QuivrinArly JoverLaura MorantePhilippe BasDavid KammenosDidier Sauvegrain

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