Amnesia - Jean Christophe Grangé

Voto 8,5. La vita è una ed unica. Ci sono alcuni soggetti, però che all'interno della loro esistenza, riescono a condurre diverse vite, con diverse identità ed in diverse situazioni. 
Sembrerebbe una vita davvero avventurosa: ogni giorno una nuova esperienza, un nuovo mondo da esplorare e conoscere; in sintesi un modo di vivere la vita pienamente. Leggendo il nuovo romanzo di Jean Christophe Grangé, noterete come parecchie sono le insidie che si nascondono in una vita (o meglio nelle molteplici vite) vissuta/e in questa maniera.
Una piccola note prima dell'introduzione del libro va fatta sull'autore: Jean Christophe Grangé. Per chi ancora non lo conoscesse, basta citare alcuni suoi romanzi, per far passare questa "amnesia". Su tutti vanno ricordati: I fiumi di Porpora e L'impero dei lupi, due libri noti anche ai cineasti, in quanto si tratta di due romanzi trasposti poi al cinema. Anche se i film non hanno reso al massimo, l'interessamento del cinema alle opere di Grangé, certifica la sua bravura e la sua originalità.

Amnesia, il suo nuovo romanzo ne è una conferma. Un thriller davvero innovativo, originale, interessante, avvincente, che in un'unica parola, si potrebbe definire: Matrioska. Si, come quelle tipiche bamboline russe, in cui la più grande all'interno ne contiene una più piccola, la quale ne contiene un'altra ancora più piccola e via dicendo.
Oggi sono colui che apre le bambole russe. Ripercorro ognuna delle mie identità. Cerco di capirle. Di decifrare il perchè della loro esistenza.
Il romanzo di Grangé ha la stessa struttura, caratterizzandosi come un romanzo che all'interno contiene altri romanzi (così vengono spiegate anche le 752 pagine, che lo rendono un romanzo impegnativo). Questi si riferiscono alle varie identità del protagonista, colpito dalla sindrome del viaggiatore senza bagaglio, o più semplicemente fuga psicogena.
Ancora una volta, mi servo di Wikipedia per spiegare questa strana malattia.

Per fuga psicogena o dissociativa si intende un improvviso, inaspettato allontanamento dal proprio ambiente, con incapacità a ricordare il proprio passato, confusione riguardo alla propria identità e parziale o completa assunzione di una nuova personalità. Si tratta di uno dei disturbi dissociativi inseriti all'interno del manuale diagnostico DSM-IV-TR.

È un disturbo molto raro, che appare connessa ad esperienze traumatiche (disastri naturali, guerre, violenze sessuali e abusi ripetuti durante l’infanzia, disastri naturali, etc.) che producono uno stato di coscienza alterato "dominato dalla volontà di sottrarsi al trauma e dimenticare" (Putnam, 2006, p. 667).

Ha una durata molto limitata nel tempo, risolvendosi usualmente nel giro di ore o pochi giorni. Son stati descritti casi anche di molti mesi, con spostamenti anche di parecchi chilometri.
A volte può residuare amnesia per gli eventi traumatici che spesso precedono e sono, quindi, in stretta relazione con l'insorgenza del quadro clinico.
Il protagonista del romanzo è Mathias Freire. Lo conosciamo nelle vesti di psichiatra. Un caso singolare gli si presenta, all'improvviso. Un uomo colto da amnesia, vagava per la stazione con in mano un elenco telefonico ed una chiave inglese, entrambe le cose macchiate di sangue. 
Mathias cerca di ricostruire l'identità dell'uomo, anche con l'aiuto dell'ipnosi. L'unica cosa che l'uomo ricorda è un sogno: 
Cammino in un posto dai muri tutti bianchi. Un paesino spagnolo, o greco....che ne so. Vedo la mia ombra. Cammina davanti a me. Sui muri. Sul terreno. E' a picco, quasi verticale.. Deve essere mezzogiorno. C'è un bagliore ancora più bianco. Un'esplosione, ma senza rumore. Non vedo più niente. Sono completamente abbagliato. Scappo corro per le strade bianche. Quando me ne vado, la mia ombra non si muove. Resta stampata contro il muro.
Copertina originale, che si focalizza
più sui labirinti della mente
La storia del personaggio principale si alterna a quella di Anais Chatelet. Si tratta di una giovane poliziotta, istintiva, passionale, anti-conformista, che ama agire. Il caso che deve affrontare è abbastanza intrigante: un uomo giace esanime, nei pressi della stazione di Bordeaux. La sua testa è nascosta sotto la testa di un toro. L'uomo ricorda il Minotauro, ma sarà solo il primo caso di omicidio ispirato alla tradizione ed i miti della Grecia.
La parte iniziale di Amnesia, non è dissimile da altri romanzi del genere. Due casi separati, che paiono legati da un filo sottile; in questo caso la stazione pone nello stesso luogo vittima e uomo senza memoria. 
I due protagonisti sono anch'essi, inizialmente, abbastanza standard. Lui psichiatra di successo, con un brutto caso alle spalle; lei poliziotta coraggiosa con un passato non idilliaco. Anche il pseudo-innamoramento di Anais nei confronti di Mathias, sa anche di già letto..... ma le cose cambiano a cavallo tra la fine del primo capitolo e l'inizio del secondo capitolo.
Mathias infatti scopre che un terzo uomo è collocabile sulla scena del crimine, un uomo le cui impronta digitali corrispondono alle sue. Mathias Freire potrebbe essere l'assassino del Minotauro. Mathias Freire perciò comincia una fuga da Bordeaux, una fuga da questa sua identità, per scoprire che il suo mondo è molto più vasto, le sue identità plurime così  come le sue vite...
Mathias Freire è il vero viaggiatore senza bagaglio del libro, Mathias Freire potrebbe essere uno spietato serial killer, a cui egli stesso da la caccia......

TRAMA UFFICIALE. Il dottor Mathias Freire non è un uomo privo di ricordi. Al contrario, ne è ossessionato. Perché i suoi ricordi sono troppi e diversi. E sembrano appartenere ad altre persone. Tanto che, sempre più spesso, Mathias perde ogni sicurezza, perfino su quale sia il suo vero nome. Oggi, a Bordeaux, Mathias è uno psichiatra. È alle prese con un caso difficile, deve ipnotizzare un uomo in stato confusionale, unico testimone di un brutale assassinio alla stazione. L'ipnosi e un alibi di ferro confermano l'estraneità dell'uomo al delitto. Mathias deve indagare ancora. Ma prima di poterlo fare, scampa per un soffio a un tentativo di omicidio. Fuggito su un treno per Marsiglia, ben presto scopre di essere ricercato dalla polizia. Qualcuno ha riconosciuto in lui un clochard, non lo psichiatra che crede di essere. E lo accusa del delitto alla stazione. D'un tratto Mathias non ricorda più nulla e non sa più chi è. Ha perso la memoria. È successo un'altra volta: sa che quando la ritroverà, sarà un altro. Un barbone a Marsiglia, un pittore folle a Nizza, un falsario a Parigi. Mathias deve fuggire e allo stesso tempo scoprire chi è veramente. Lui è l'ombra in agguato e allo stesso tempo la preda. Ma potrebbe anche essere l'assassino... Sulla strada della verità non ha alternative se non fidarsi di un ricordo, di una sensazione, di un momento, di un incontro. E trovare il coraggio di affrontare il pericolo più grande: se stesso.

Commenti

  1. Ah, però...interessante davvero!
    Anche io sono ossessionata dai ricordi! ;)

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  2. Interessante infatti. Buona Pasqua

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  3. Si si un libro molto originale, anche se abbastanza impegnativo (750 pagine). Buona Pasqua a voi, e naturalmente a tutti i lettori del blog:)

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  4. ciao
    mi avevi accennato in un commento che lo stavi leggendo e visto che l'avevo adocchiato ho aspettato il tuo giudizio. adesso capisco di aver visto bene. ero già curiosa di leggerlo ed adesso corro a cercarlo. avendoti trovato entusista, non vedo l'ora di leggerlo anche io. ;-)

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    1. Te lo consiglio, soprattutto per l'originalità strutturale del romanzo, che è appunto tipo una Matrioska, in cui le varie identità del protagonista si nascondono una all'interno dell'altra..
      Anche la parte del killer è interessante, soprattutto per gli appassionati di mitologia greca.
      I difetti sono l'eccessiva lunghezza ed il prezzo un pochino alto:) Nel caso lo leggerai sono curioso di leggere poi il tuo giudizio e parere:)

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