Biancaneve deve morire

Voto 6,5. Dopo Sebastian Fitztek, ecco spuntare sul mercato italiano dei libri thriller, una nuova autrice tedesca: Nele Neuhaus, con il suo Biancaneve deve morire. In realtà, si tratta del suo quarto romanzo, che vede sempre gli stessi protagonisti: Pia Kirkhoff e Oliver von Bodestein, colleghi e poliziotti in cerca di criminali e soluzioni. 
La venuta alla ribalta dell'autrice tedesca può essere data da svariati motivi: la bellezza della storia innanzitutto, con i suoi risvolti alquanto reali e riscontrabili nella cronaca reale di tutti i giorni. Un altro aspetto può essere quello propriamente estetico del libro, vedi la copertina che rappresenta il gallo segnavento della trattoria il Gallo D'Oro, uno dei luoghi cult del romanzo; ed anche il titolo che richiama un personaggio celebre della Walt Disney, appunto Biancaneve.


Tornando all'aspetto più importante, quello dei contenuti, si può affermare che Biancaneve deve morire è sicuramente un bel libro thriller, interessante e abbastanza realistico.
In primo luogo di reale c'è il luogo in cui ambientato il romanzo: Altenhain, una tranquilla cittadina tedesca realmente esistente. In secondo luogo la storia ricorda alcuni avvenimenti di cronaca, avvenuti e che purtroppo avvengono spesso. Due ragazze scomparse da dieci anni, ormai presunte morte, i cui corpi non sono stati ancora rinvenuti. La storia è infatti ispirata alla scomparsa di una ragazzina di 12 anni, il cui corpo non è mai stato ritrovato. Ma la storia può anche ricordare due casi attuali capitati in Italia: Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, dapprima scomparse e poi ritrovate senza vita. 
Un altro caso di cronaca che il romanzo può ricordare vagamente è anche quello di Perugia, in quanto anche qua a farsi il carcere "ingiustamente(?)" è Tobias.

Tobias è uno dei protagonisti della storia, un giovane costretto a dieci anni di carcere per la morte/scomparsa delle due giovani ragazze: Stefanie e Laura. Tutti gli indizi cadono su di lui, il quale ubriaco non ha un alibi di ferro e non ricorda nulla dell'accaduto. Dopo aver scontato la sua pena (10 di carcere), Tobias non può fare altro che tornare ad Altenhain da suo padre, ma il suo nuovo arrivo in paese scatenerà l'ira degli altri abitanti.
Da qui comincia il thriller. Una serie di avvenimenti si abbatte su Tobias e la sua famiglia, che come una reazione a catena coinvolge tutti gli abitanti di Althenain. Ad indagare sugli avvenimenti attuali e passati (riaprendo appunto il caso della morte delle due ragazze) ci sono Pia e Oliver. Indagini separate e non ufficiali verranno condotte dallo stesso Tobias ed Amelie, una ragazza appena arrivata in paese che molto somiglia a Biancaneve-Stefanie. Quest'ultima si metterà molto in gioco, rischiando la propria vita.

Biancaneve deve morire è un thriller che ha un ottimo inizio. Molte sono le situazioni che accadono ad Altenhain, molti sono i flashback volti a ricostruire gli avvenimenti accaduti dieci anni prima. Molti sono i possibili e presunti colpevoli ipotizzabili. 
Nele Neuhaus semina infatti molti indizi sui vari co-protagonisti del villaggio, coinvolti nella vicenda. Tutti potrebbero essere stati a compiere i due delitti passati, e ad aver rapito Amelie.
Proprio questo coinvolgere tutti, esclude dal cerchio Tobias Sartorius. L'autrice infatti, non fa niente, per inculcare nel lettore il dubbio, che possa esser stato Tobias a commettere i reati per i quali è stato arrestato. Non sarà difficile per il lettore arrivare alla soluzione del caso e scoprire cosa è realmente accaduto.
Oltre a questo punto debole il romanzo secondo me presenta carenze nell'epilogo. Il colpo di scena appunto non c'è, e le ultime pagine sono meno interessanti delle prime (un pò il contrario di ciò che avviene solitamente nella letteratura thriller).
Insignificante (per chi leggesse solo Biancaneve deve morire, e non tutta la serie con Pia e Oliver), la storia d'amore tra Oliver von Bodestein e sua moglie Cosima.

TRAMADieci anni trascorsi in una cella a scontare una pena per omicidio, dieci lunghi anni, e poi finalmente arriva l'agognato giorno in cui il cancello del penitenziario di Rockenberg si chiude alle spalle di Tobias Sartorius. Il mondo, si sa, non aspetta a braccia aperte chi esce di prigione. Per Tobias la meta è perciò obbligata: Altenhain, il piccolo borgo tra i monti del Taunus, dove da tre generazioni i suoi esercitano l'onorato mestiere di osti al Gallo d'Oro, la trattoria del paese. Il ritorno al villaggio natale si rivela, però, subito per il figlio dei Sartorius un inferno peggiore di quello patito tra le mura del penitenziario. La madre è andata via di casa, l'appartamento paterno è in rovina, la trattoria chiusa. Di suo padre, poi, un uomo un tempo vitale e sicuro di sé, rimane solo un'ombra. Ogni oggetto, infine, della casa rimanda a quella sera d'estate di dieci anni prima in cui Laura Wagner e Stefanie Schneeberger scomparvero. Tutti gli indizi avevano allora indicato lui, il ragazzo dell'oste Sartorius, come il colpevole. Tobias non ricorda nulla di quella sera, solo che aveva bevuto con gli amici e che amava perdutamente Stefanie, la ragazza con i lunghi capelli neri e la bocca rossa come Biancaneve, per la quale aveva lasciato Laura. La rabbia e la delusione del ritorno probabilmente svanirebbero, se le cose non precipitassero con sorprendente rapidità. Quasi contemporaneamente alla ricomparsa di Tobias, infatti, uno scheletro umano torna improvvisamente alla luce..

ORIGINALITA': ***

RITMO: ***
REALISMO: ***

NOIA: *

SPETTACOLARITA': *

UMORISMO: 

STORIA: ***

PERSONAGGI: **

Commenti