La nostra vita

Voto 5,5. La nostra vita è fatta di alti e di bassi. In tutti i sensi e da tutti i punti di vista. Dal punto di vista dello spettacolo, La nostra vita non è certo uno di quei film che ti sconvolgono e ti segnano dentro, ma tutto sommato dicendolo in romano come i protagonisti "Se pò vedè". Dal punto di vista narrativo e della storia il protagonista Claudio (Elio Germano) vive i suoi momenti alti e quelli bassi. Con i secondi che predominano i primi.
La cosa che certamente mi è più piaciuta, è quella che il momento più alto della Sua Vita, ovvero della vita di Claudio è stato il momento della semplicità. Il momento in cui aveva tutto dal punto di vista affettivo e della serenità. Non sono un sentimentalista, ma La Nostra Vita nella prima mezzora, racconta come per essere felici basti una moglie simpatica e carina, due bambini più uno in arrivo, una gita all'ipermercato e un pranzo in famiglia.
Inevitabilmente in quasi tutte le vite, arrivano i momenti bassi che alle volte possono essere bassissimi. Elena (Isabella Ragonese), moglie di Claudio, muore dopo aver dato alla luce Vasco. Dopo aver perso la sua anima fragile, la vita di Claudio continua anche senza di lei, ma con molti problemi. Solo e con tre figli a carico, il mondo di Claudio che aveva costruito poco a poco come una palazzina molto stabile (dato che è un operaio edile) va in frantumi, anche se lui non lo da a vedere. Cerca di compensare la carenza d'affetto della moglie, con il denaro. Cerca di arricchirsi e acquisire la felicità con il denaro e i beni materiali. Può il denaro sostituire l'affetto di una persona cara? Daniele Luchetti ci dice di no, anzi....
Positiva anche il modo in cui il regista affronta il tema morte, non esaltandone la melodrammaticità, ma quasi tralasciandola, passandoci sopra. Claudio è forte fuori ma un'anima fragile dentro.
La scelta di Elio Germano è di sicuro affidamento, nonostante non aggiunga nulla di nuovo al suo modo di recitare, restando in linea con tutte le sue prestazioni cinematografiche. Difficile vederlo come padre di tre figli, nel suo rapporto con essi pare e si comporta (forse volutamente e per motivi di copione) come un fratello maggiore.
Il regista adotta una linea di continuità con il suo film precedente: Mio Fratello è figlio unico; affiancando Zingaretti (nei panni di un pusher sulla sedia a rotelle) a Germano..
Anche in questo film sceglie un bello del cinema Italiano. Invece di Scamarcio, Luchetti opta per Raul Bova, affidandogli una parte diversa dalla sua solita. Un quarantenne timido e solo che ha difficoltà con le donne, non proprio le caratteristiche con cui uno descriverebbe Raul Bova.
La nostra vita sullo sfondo, ci parla anche del mondo edile fatto di extra-comunitari e lavoro nero, e sulla base di ciò introduce anche il tema razzismo al contrario nei confronti degli italiani opportunisti e avidi.

PROTAGONISTA E TRAMA: Claudio è un operaio edile. Ama sua moglie e i suoi bambini. La sua vita è molto semplice, come quella dell'Italiano medio. Lavoro settimanale, uscita il sabato con famiglia, qualche momento di solitudine con la moglie. La sua vita scorre bene, fino al giorno in cui Elena muore dopo aver partorito. La sua vita cambia inevitabilmente.....

USCITA CINEMA: 21/05/2010
REGIA: Daniele Luchetti
SCENEGGIATURA: Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Daniele Luchetti
ATTORI: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti

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